Il DSS accoglie le raccomandazioni emanate dall'Ufficio federale della sanità pubblica.
La nuova procedura entrerà in vigore domani e varrà anche per le persone che attualmente si trovano in quarantena.
BELLINZONA - Il Ticino non aspetta. E sulle quarantene gioca d'anticipo rispetto al Consiglio federale, che discuterà le nuove misure da attuare per contrastare Omicron questo pomeriggio. Il Dipartimento della sanità e della socialità (Dss) ha infatti deciso «alla luce del continuo e importante aumento di casi positivi» di accorciare la durata della quarantena a sette giorni. «L'evoluzione epidemiologica ticinese, con il numero di casi positivi triplicato in una settimana, continua a destare preoccupazione», sottolinea il Dss in una nota.
Per questo motivo l'Ufficio del medico cantonale, che già aveva provveduto a modificare le regole della quarantena settimana scorsa, ha deciso di compiere questo ulteriore passo. «La durata della quarantena viene accorciata a sette giorni (anziché dieci) e limitata alle persone dello stesso nucleo familiare del caso positivo, oltre ai suoi contatti intimi. Queste persone sono esentate dal provvedimento - precisa il Dss - se hanno ricevuto l’ultima dose di vaccino non più tardi di quattro mesi prima, o ancora se sono guariti dalla malattia negli ultimi quattro mesi».
Chi viene in contatto con un caso positivo all'infuori dal contesto familiare non dovrà quindi sottostare alla quarantena. Ma questo non significa un libero tutti. «Raccomandiamo di comportarsi con la necessaria prudenza - sottolinea il Dipartimento - indossare sempre la mascherina, limitare il più possibile i contatti, mantenere le distanze, evitare i luoghi pubblici e farsi testare fra i 4 e i 7 giorni seguenti il contatto».
Questa nuova procedura, che entrerà in vigore già da domani - sabato primo gennaio - è in linea con le raccomandazioni emanate dall’Ufficio federale della sanità pubblica e sarà estesa anche alle persone che attualmente si trovano in quarantena. «Le persone attualmente in quarantena da domani potranno uscire al settimo giorno», conclude il Dss ricordando però che per tutti resta valido il criterio per cui «l'uscita dalla quarantena è possibile solo e unicamente in assenza di sintomi» e anche in tale evenienza, per maggior cautela, «può risultare opportuno sottoporsi a un test diagnostico».