I due Comuni si appellano a USTRA e UFT affinché vengano attuate misure concrete fra la superstrada e la ferrovia.
In particolare si chiede di ripristinare e riparare le reti esistenti, ma anche di realizzare dei corridoi faunistici che consentono agli animali di muoversi con più sicurezza.
MENDRISIO - Fra Mendrisio e Stabio è tornato «impellente» il problema della fauna confrontata con l’attraversamento della superstrada e della ferrovia. Per questo, i Municipi dei due Comuni hanno deciso di appellano all’Ufficio federale delle strade (USTRA) e all’Ufficio federale dei trasporti (UFT) per lo studio e l’attuazione di misure concrete.
La superstrada e la linea ferroviaria dividono infatti la zona agricola da una zona boschiva e umida dove è presente il riale Laveggio. Questi ostacoli infrastrutturali non permettono alla fauna di spostarsi per procurarsi cibo, trovare riparo, colonizzare nuovi territori e riposarsi. I Municipi di Mendrisio e Stabio sono di conseguenza confrontati con una crescente letalità della piccola fauna nell’attraversamento della superstrada A394 in territorio di Mendrisio-Genestrerio e Stabio.
La recinzione, in particolare quella più bassa, è rotta in diversi punti e permette quindi alla piccola fauna di attraversare la superstrada. Non sono inoltre presenti corridoi faunistici che consentono agli animali di muoversi con più sicurezza per soddisfare i propri bisogni vitali. «La realizzazione della nuova linea ferroviaria ha oltretutto peggiorato una situazione precaria già esistente» scrivono gli esecutivi di Mendrisio e Stabio.
I due Comuni hanno quindi chiesto all’USTRA e all’UFT quale prima misura di ripristinare e riparare le reti esistenti. Secondariamente, di allestire un concetto che possa permettere alla piccola fauna di meglio individuare un sottopasso già esistente, successivamente di allestire un progetto per la realizzazione di corridoi faunistici.