In Ticino l'operatività è garantita. Ma a Ginevra le assenze sono molte. I corpi sono pronti a scenari d'emergenza
BELLNZONA / BERNA - Da ieri quarantene e isolamenti durano meno: il Consiglio federale le ha infatti accorciate a cinque giorni. Un provvedimento, questo, che è stato preso per fare fronte all'esplosione di contagi e al conseguente aumento di assenze sui posti di lavoro. La situazione non ha infatti mancato di mettere in difficoltà più settori, da trasporto pubblico a quello sanitario. Ma anche i corpi di polizia.
Le autorità ticinesi non si sbilanciano sulla questione e non forniscono pertanto dati sulle assenze. E si limitano a confermare, dal servizio stampa della polizia cantonale, che «negli scorsi mesi l'operatività del corpo non è mai risultata intaccata ed è attualmente garantita».
Fatto sta che anche la polizia è confrontata con la larga diffusione della più contagiosa variante Omicron. Lo si evince dalla situazione presente in altri corpi cantonali. Per esempio - come riportato nei giorni scorsi dal portale nau.ch - la polizia vodese conta una dozzina di assenze per quarantena o isolamento. Un dato analogo si riscontra nei corpi di San Gallo e Argovia.
Sono ben più numerose le assenze in seno alla polizia ginevrina, dove lo scorso 6 gennaio ben un centinaio di agenti era in quarantena e una quindicina in isolamento.
Ma i corpi di polizia sono pronti a gestire un'eventuale carenza di personale. Secondo quanto scrive ancora il portale, nel caso peggiore non verrebbe più dato seguito ai reati minori. Si parla per esempio di interventi per disturbo della quiete pubblica o per furti di biciclette.