Imposte, la classifica di cantoni e comuni. Da Astano a Castel San Pietro, cosa cambia per i redditi alti?
Uno studio della Supsi mette a confronto il carico fiscale nei 26 cantoni, e il nostro non se la passa bene. Il professor Vorpe: «Occorre una riforma dell'imposizione sulle persone fisiche nei prossimi anni»
LUGANO - Non è un cantone per ricchi. O almeno per super-ricchi. In Ticino le tasse sui redditi alti e i patrimoni sono ancora tra le più alte in Svizzera. Lo dice uno studio della Supsi. Nella classifica solo Losanna e Ginevra fanno peggio. Il nostro cantone è sestultimo per le imposte sul reddito e terzultimo per quelle sugli utili.
L'indagine condotta dal Centro di competenze tributarie della Supsi scatta in realtà una fotografia in chiaroscuro, mettendo a confronto il prelievo fiscale nei capoluoghi, nei comuni più attrattivi e meno attrattivi dei 26 cantoni. In Ticino a un estremo della forbice c'è il piccolo "paradiso" di Castel San Pietro (moltiplicatore al 55 per cento), all'altro le valli periferiche (Astano, Bodio, Faido, al 100 per cento) dove il carico fiscale sui redditi più alti supera il 40 per cento.
Fatte le dovute somme, il risultato complessivo è una «scarsa competitività rispetto agli altri cantoni» spiega il professor Samuele Vorpe, autore dello studio. Anche nel confronto internazionale il Ticino non brilla più: le tasse sugli utili delle imprese, ad esempio, sono più alte che in Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Polonia e Slovenia. Per non parlare di Irlanda o Cile, dove sono quasi la metà. Rispetto al passato «la situazione è migliorata per le imposte sulla sostanza, a seguito della riforma intrapresa dal Cantone nel 2017» osserva Vorpe. Per quanto riguarda le persone fisiche però «siamo rimasti a un sostanziale stallo in quanto tutti i cantoni hanno abbassato le aliquote».
Conclusioni: nella gara al ribasso tra cantoni, il Ticino esce per ora sconfitto. «Se non si cambiano le regole del gioco - avverte l'esperto - nei prossimi anni sarà necessaria un'ulteriore riforma dell'imposizione in particolare per i redditi alti». Quel 3 per cento di residenti super-ricchi che, ricorda Vorpe, da soli producono tra il 35 e il 40 per cento del gettito cantonale. «Se ne perdessimo anche solo pochi, il carico ricadrebbe inevitabilmente sulla classe media». Il buon clima e i paesaggi, conclude Vorpe, da soli potrebbero non essere più sufficienti.