L'idea è venuta a Ivo Maggetti, noto cantastorie della musica popolare: «Volevo portare un po' di allegria in valle».
Con lui gli amici llario Garbani e Stefano Früh. L'evento, decisamente fuori programma, si è svolto sabato nel primo pomeriggio.
CONTRA/ VOGORNO - Quasi tre ore di canzoni e buonumore nel primo pomeriggio di sabato alla diga della Verzasca. L'idea nasce dalla mente di Ivo Maggetti, 69 anni, noto cantastorie della musica popolare ticinese. Famoso per la sua fisarmonica. «A dire il vero la prima a pensarci è stata mia moglie Laura – racconta, contattato da Tio/20Minuti –. Volevamo portare un po' di allegria alla diga. Soprattutto considerando il periodo pandemico da cui stiamo cercando di uscire».
Detto e fatto. Ivo convoca gli amici Ilario Garbani (piva e flauti) e Stefano Früh (violino). Insieme compongono da anni e anni il Trio Freguii, molto conosciuto in particolare in Svizzera interna. «È stata una specie di improvvisata – spiega Ivo –. Non sapevamo nemmeno quanto tempo avremmo trascorso alla diga. Subito ci siamo accorti che alla gente faceva piacere la nostra presenza. Ai bambini, alle famiglie, ai giovani, anche agli anziani. Una signora di 96 anni è venuta, emozionata, a farci i complimenti».
Originario di Intragna, dove vive ancora oggi, Ivo Maggetti conosce bene la storia della diga verzaschese. «So anche che la gente di Vogorno ci ha sofferto. Vedevo un po' tanta malinconia in questi giorni. C'era chi aveva il magone nel vedere la diga così spoglia e nel pensare al passato. Ecco perché abbiamo deciso di rendere omaggio alla valle in questo modo. Il mio scopo in fondo è sempre stato quello di portare felicità alla gente attraverso la musica».