Nel 2021 a Lugano sono scattate 59 multe per comportamenti illeciti nell'ambito dei rifiuti
A breve è inoltre previsto un progetto pilota per l'estensione della consegna dell'umido in alcuni ecopunti cittadini
LUGANO - Sono ormai passati oltre due anni da quando anche a Lugano è scattata la tassa sul sacco. Ma c'è ancora chi prova a fare il furbo, tentando i più disparati stratagemmi per aggirare il regolamento.
Anche nel 2021 sono dunque scattate, complessivamente, 59 multe per le trasgressioni nell'ambito dei rifiuti (nell'anno precedente erano 56). Nello specifico, si riscontra un aumento delle procedure di contravvenzione proprio per l'utilizzo di sacchi non ufficiali, che sono passate dalle otto del 2020 alle quattordici del 2021.
Sempre durante lo scorso anno, le altre multe riguardano l'abbandono di carta fuori dagli appositi contenitori (ben 40 procedure) e i rifiuti abbandonati o il mancato rispetto delle direttive degli ecocentri (4), come ci fanno sapere dalla Divisione spazi urbani della Città di Lugano.
Tutto nel cassonetto, senza sacco - Ma quali sono i principali comportamenti illeciti constatati sul territorio? Si tratta di cittadini che svuotano il contenuto del sacco rosso nel cassonetto interrato e riportano dunque a casa il sacco a pagamento. Oppure chi mette il sacco nero dentro quello rosso, ma poi butta nel cassonetto soltanto quello nero.
Sul fronte della ristorazione - ci dicono ancora dalla Divisione spazi urbani - c'è ancora chi continua a gettare gli scarti umidi di cucina nei sacchi per i rifiuti solidi urbani.
La raccolta differenziata in calo - Il sacco ufficiale (che nella sua versione da 35 litri dall'inizio di quest'anno costa 90 centesimi al pezzo) dovrebbe comunque motivare i cittadini a fare la raccolta differenziata dei rifiuti. Eppure nel 2021, la raccolta di materiali riciclabili è «stranamente» diminuita di circa 186 tonnellate (questo dato non è però ancora stato normalizzato sugli abitanti di Lugano per il 2021).
«Analizzando i soli materiali riciclabili che prima potevano finire nel sacco, si può dire che nel complesso questi sono stati maggiormente separati e quindi riciclati». Rispetto al 2020 si constata infatti un aumento per quasi tutti i materiali: carta (+2%), vetro (+4%), lattine (-2%), PET (+2%), tessili (+1%), capsule caffè (-2%), flaconi (+37%), scarti umidi (+3%), per un totale di circa di 200 tonnellate.
Tale aumento è però compensato dalla diminuzione di altri materiali riciclabili, per i quali però non vi è mai stata l'abitudine di smaltirli nel sacco, sia per questioni di dimensione che di tipologia. Si tratta di scarti vegetali (-11%), legname (-5%), ingombranti ferrosi (-16%), materiale elettrico (-7%), batterie (-16%) e oli esausti (-25%), per un totale di circa 390 tonnellate
L'umido anche negli ecopunti
All'inizio del 2020 si trattava di un progetto pilota. Ma nel frattempo la raccolta degli scarti di cucina (il cosiddetto umido) negli ecocentri luganesi è definitivamente confermata. E si prepara a “conquistare” anche il resto del territorio. A breve sarà infatti introdotto un progetto pilota per l'estensione della consegna dell'umido in alcuni ecopunti cittadini.
Negli ultimi due anni, negli ecocentri cittadini sono state raccolte 400 tonnellate di scarti di cucina (197 nel 2020 e 203 nel 2021).