La sotto-variante si diffonde rapidamente. Ma non sono previste misure particolari
Merlani: «Informazioni ancora incomplete». La sorella "minore" di Omicron rappresenta circa il 5 per cento dei contagi
BELLINZONA - È la variante della variante. Poco conosciuta, più contagiosa ma per fortuna non più pericolosa. Omicron BA.2, per gli amici Omicron 2, è stata scoperta in Israele a metà gennaio e si è diffusa rapidamente, fino a mettere piede anche in Ticino.
A confermarlo a tio.ch/20minuti è l'Ufficio del medico cantonale. Nei sequenziamenti effettuati a campione dal laboratorio Eolab nelle scorse settimane sono emersi i primi casi, e ora la "sorella minore" di Omicron rappresenta circa il 5 per cento dei contagi.
«Dalla fine dell'anno scorso l'Ufsp ha deciso che non si sarebbe più fatto lo screening di tutti i casi» spiega il medico cantonale Giorgio Merlani. «Va sottolineato che Omicron 2 ha ulteriori mutazioni che la rendono leggermente differente dalla sorella, ma non sufficientemente da farne una "nuova variante"».
Anche i protocolli e le misure previste in caso di contagio restano le stesse, precisa Merlani. Isolamento per i positivi, niente quarantena (da settimana scorsa) per i contatti. «L'Ufsp non ha emanato nessuna indicazione specifica» sottolinea Merlani, che non si dice particolarmente preoccupato. La sotto-variante «resta una sorvegliata» in assenza di informazioni complete: «Alcuni dati confermano un ulteriore leggero incremento della contagiosità rispetto alla sorella “minore”, ma non si può ancora dire cosa ciò significhi a livello di salute pubblica». I paesi dove Omicron 2 è già prevalente, come la Danimarca, «non mostrano impatti sanitari differenti» osserva il medico cantonale.
Merlani è piuttosto preoccupato per quanto riguarda le vaccinazioni in calo. «Alcune persone hanno disdetto l'appuntamento pensando ai decorsi più blandi di Omicron o al futuro abbandono dell'obbligo del certificato». Per il medico cantonale «la situazione attuale in miglioramento non è dovuta alla variante blanda, ma al tasso di vaccinazione alto» e ricorda come «vi sono persone non vaccinate in terapia intensiva, anche con Omicron».