Il Consiglio di Stato sul risultato delle urne: «Il progetto avrebbe assicurato la necessaria pluralità di voci»
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ticinese ha «preso atto» con «rammarico» della bocciatura alle urne del pacchetto di misure a favore dei media.
Il Governo, lo ricordiamo, aveva invitato la cittadinanza ticinese ad accogliere la modifica di legge per «l'elevata importanza per il nostro Cantone della proposta messa in consultazione». L'intervento - si legge in un comunicato diramato questo pomeriggio da Palazzo delle Orsoline - «avrebbe assicurato al sistema dei media la necessaria pluralità di voci, che – accanto all’essenziale ruolo dell’emittente pubblica – permette il buon funzionamento della nostra democrazia diretta».
E con particolare riguardo al Ticino e alla Svizzera italiana, sottolinea il Consiglio di Stato, il progetto «assumeva una rilevanza particolare» perché «avrebbe rafforzato realtà commerciali che attualmente soffrono, a causa dell'esiguità numerica del loro pubblico di riferimento, e che grazie alle nuove sovvenzioni avrebbero potuto consolidare le proprie prospettive a lungo termine».
Il pacchetto in votazione prevedeva misure a favore dei media per un totale di 151 milioni di franchi ed è stato respinto dal 54.6% dei votanti a livello nazionale. In Ticino il progetto è stato invece bocciato dal 52.8% dei votanti.