Scomode e pesanti per tanti, ma la maggior parte dei parrucchieri vorrebbero mantenerle.
Nei saloni però «molti clienti si stupiscono che l'obbligo ci sia ancora».
LUGANO - Via le mascherine? Forse. È infatti attesa per domani la decisione del Consiglio federale sui prossimi importanti allentamenti delle misure anti-Covid. E mentre la fine del Covid-pass sembra essere ormai una certezza, il discorso mascherine divide Cantoni e collettività. Ma c’è una categoria professionale che, nonostante due anni pieni ad indossarla tutto il giorno, preferirebbe mantenere l’obbligo.
«Il 57% dei nostri membri pensa sia importante mantenere la mascherina ancora per un po'», conferma al portale Nau.ch Damien Ojetti, presidente dell’associazione di categoria per parrucchieri “Coiffeure Suisse”. Secondo il sondaggio da loro condotto, l’approccio preferito è quello della cautela. Detto ciò «è chiaro che sarebbe un sollievo per l'intera professione e per i clienti se non fosse più necessario indossare le mascherine», afferma Ojetti.
Lavorare con la mascherina resta infatti estenuante anche dopo tutto questo tempo, spiega Katja, parrucchiera del salone Haar Werk di Ostermundingen (BE). E, senza parlare dei continui appannamenti per chi porta gli occhiali, quando si utilizzano prodotti chimici può succedere che l’odore pungente rimanga intrappolato sotto la mascherina.
Anche con i clienti non è sempre facile, conclude infine la parrucchiera. «Molti se la tolgono una volta seduti al proprio posto, come al ristorante. E rimangono sorpresi dal fatto che qui l’obbligo si applichi ancora».
«I clienti vorrebbero toglierla, ma meglio essere prudenti» - Sulla stessa linea di Ojetti è anche Davide Bianco, presidente della sezione ticinese di Coiffeure Suisse: «Ovviamente i nostri clienti vorrebbero toglierla. Tanti già pensano di poterlo fare quando si siedono sulla poltrona, non rendendosi conto che devono stare a stretto contatto con uno sconosciuto».
Meno convinti, invece, i professionisti del settore: «Per quelle che sono le mie impressioni - prosegue Bianco - vedo più che altro la volontà di essere prudenti. Anche per evitare di trovarsi senza collaboratori. Alla fine si tratta di un gesto semplice che può evitare conseguenze spiacevoli».