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CANTONE«Cerchiamo alloggi da offrire a donne e bimbi ucraini»

15.03.22 - 06:05
L'accoglienza ai profughi raccontata da chi in questi giorni ha rivoluzionato i propri impegni
Tipress
Tra i profughi, soprattutto, donne e bambini
Tra i profughi, soprattutto, donne e bambini
«Cerchiamo alloggi da offrire a donne e bimbi ucraini»
L'accoglienza ai profughi raccontata da chi in questi giorni ha rivoluzionato i propri impegni
Da una settimana l'agenzia immobiliare TiAffitto si è trasformata in una sorta di TiAiuto. L'appello della direttrice Yohanna Chiri: «Continuiamo a ricevere richieste e ci servono altri alloggi e volontari per arredare i locali vuoti»

LUGANO - L’accoglienza dei profughi dall’Ucraina non passa solo dalle strutture messe a disposizione dallo Stato. Anche i proprietari di case partecipano, sempre più numerosi, a questa gara di solidarietà. Ma ancora non basta. «Siamo preoccupati perché continuiamo a ricevere richieste e ci servono altri alloggi disponibili» dice Yohanna Chiri Leimgruber, proprietaria del brand TiAffitto. 

Tanta generosità - Sono ormai diversi giorni che TiAffitto, da agenzia immobiliare, si è tramutata in una sorta di TiAiuto, senza tradire le proprie competenze. La direttrice racconta della telefonata di una ticinese, Valentina Scacchi direttrice dell'associazione Casa Veritas, che si è recata in Slovenia per prendere due famiglie in fuga dalla guerra: un nucleo composto da una mamma con tre gemelli di 16 anni e l’altro da una mamma con due figlie, una di 20 e l’altra 6 anni. «In poche ore, grazie ad un appello su FB, una signora ci ha messo gratuitamente a disposizione un appartamento a Paradiso». 

Una rete di aiuto - Sempre grazie ad una gara di solidarietà, continua la nostra interlocutrice, «siamo riusciti a trovare mobili in regalo e TITrasloco si è offerta di darci gratis il proprio aiuto con i traslocatori che hanno arredato l’immobile. Sabato è arrivata un’altra famiglia con la mamma, la nonna e due bambini di 11 e 6 anni. Per questa famiglia l'associazione Casa Veritas sta locando a proprie spese un immobile».

A testimonianza di una solidarietà travolgente, Yohanna Chiri dà conto di altri arrivi e aiuti: «Un’altra famiglia è arrivata questa mattina a Lugano, composta da una mamma, una nonna e due ragazzi di 18 e 20 anni. Sono stati inviati a Gnosca dove la gentilissima signora Jasmine ci ha messo a disposizione gratis il suo appartamento che affitta per periodi brevi». E ancora: «Il signor Emanuele sta gestendo le registrazioni per la richiesta del permesso S e sua sorella, che lavora a Chiasso al centro Asilanti, si sta occupando dei bambini. I signori Dubkov e la signora Mozzetti si stanno facendo in quattro sia per tradurre e capire le necessità delle persone, sia fisicamente con trasporti e montaggio dei mobili».

L'appello - In questa situazione emerge il lato positivo dei social: «Facebook ci sta aiutando tantissimo, perché decine e decine di cittadini stanno portando vestiti, mobili, utensili, giocattoli, cibo e beni di prima necessità per aiutare queste persone». Ma, come si diceva poco sopra, la richiesta è grande e aumenta: «Abbiamo bisogno di alloggi e uomini che si mettano a disposizione per aiutarci a trasportare mobili con cui arredare i locali vuoti. Ma ci servono anche spazi dove stoccare mobili, vestiti e giochi e beni di prima necessità. Chiunque voglia aiutarci può chiamare allo 078 404 56 75 o può scrivere una mail a info@tiaffitto.ch. Questi bambini sono dolcissimi e bravissimi e non possono aspettare» è l’appello di Yohanna Chiri.

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