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Il Consiglio dell'Università ha deciso di rafforzare i servizi amministrativi «per crescere ancora».
La nuova posizione, in attesa di un concorso pubblico, verrà affidata a interim a un comitato composto da Antoine Turner, Guido Turati, Cristina Largader e Giovanni Zavaritt.
LUGANO - Nella sua seduta di ieri, il Consiglio dell’USI ha approvato il nuovo organigramma dei servizi amministrativi. La nuova struttura dell'organizzazione - precisa l'Università in una nota - risponde «all’esigenza di sostenere al meglio l’importante sviluppo vissuto dall’Università negli ultimi anni, grazie sia all’aumento del numero degli studenti sia a quello degli ambiti di attività e dei progetti di ricerca».
Il nuovo organigramma, che sarà affinato nel dettaglio in un dialogo strutturato con i servizi interessati, si ispira a tre principi ritenuti di particolare rilevanza, spiega l'USI. «Una chiara ripartizione dei ruoli e delle responsabilità tra la gestione accademica/istituzionale e la gestione amministrativa. Una maggiore responsabilizzazione dei responsabili di servizio e un rafforzamento dei servizi laddove necessario. Determinante è pure la volontà di sviluppare ulteriormente le sinergie trasversali a diversi servizi, nelle Facoltà e a tutta l’organizzazione».
La novità principale è però l’introduzione della nuova figura del Direttore operativo, a guida di tutti i servizi e garante del loro coordinamento e della trasversalità. La nuova posizione sarà messa a concorso pubblico prossimamente. La gestione operativa viene ripresa da subito da un Comitato di transizione composto da Antoine Turner (presidente coordinatore), Guido Turati (esterno), Cristina Largader e Giovanni Zavaritt. Il Comitato di transizione avrà anche compiti specifici atti a implementare l’organigramma e riferirà del suo operato alla Commissione amministrazione del Consiglio, commissione che fungerà anche da interfaccia con il Rettore dell’USI Boas Erez e con il Rettorato.
