Di fronte al rincaro del carburante, per evitare adeguamenti delle tariffe aeree conviene prenotare presto le vacanze
LUGANO - Il caro benzina si fa sentire anche sul portafoglio dei viaggiatori. Proprio in questo 2022 che, dopo due anni di pandemia, per molti era il momento di ripartire alla scoperta del mondo, in particolare per le vacanze estive negli States ma anche in Grecia, Spagna e a Cipro.
Ora chi ha l'intenzione di decollare verso altri lidi non dovrebbe però esitare oltre: conviene acquistare al più presto perlomeno i biglietti aerei. Questo per mettersi al riparo da un successivo rincaro delle tariffe legato agli aumenti sui prezzi del carburante.
«Stiamo già registrando i primi adeguamenti da parte delle compagnie aeree» ci conferma Davide Nettuno, portavoce di Hotelplan. Sandro Fabretto, manager della Gateway Tours di Lugano, fornisce un esempio concreto: «Per un volo di linea Emirates su Dubai abbiamo osservato, da un giorno all'altro, un aumento di quattrocento franchi».
Ma non si parla soltanto dei viaggi in aereo. Un aumento delle tariffe è atteso, lo sottolinea Nettuno, anche per quanto riguarda la navigazione e gli spostamenti in pullman. Sul fronte dei biglietti aerei, «non ci aspettiamo un raddoppio dei costi, ma comunque un sensibile incremento delle tariffe».
Voli di linea vs charter - Da questo incremento ci si può appunto mettere al riparo prenotando per tempo. Perché una volta che il biglietto è stato pagato ed emesso, al viaggiatore non può essere addebitato più nulla. Questo perlomeno per quanto riguarda i voli di linea.
La questione è diversa per i pacchetti che comprendono un collegamento charter. Nettuno assicura che, in casa Hotelplan, «chi prenota un volo charter dalla Svizzera non avrà a che fare con successivi adeguamenti». Fabretto sottolinea, invece, che chi sceglie un pacchetto accetta contrattualmente fino al 10% di rincaro. «Se l'aumento è superiore, il cliente ha invece la possibilità di recedere il contratto».
I ticinesi si preparano a partire - Fatto sta che in generale, anche considerando il conflitto scoppiato nella vicina Ucraina, al momento i ticinesi non si lasciano scoraggiare. E le prenotazioni non mancano. «Con la guerra, abbiamo osservato un calo soltanto molto leggero delle richieste» afferma il portavoce Hotelplan.
Ma dove intendono andare i ticinesi? Per le vacanze estive, la destinazione più gettonata sono gli Stati Uniti. Dopo quasi venti mesi di stop, le frontiere sono state riaperte appena lo scorso novembre, esclusivamente alle persone vaccinate contro il Covid e in possesso di un test negativo. Sono molto richieste anche Grecia, Spagna e Cipro. Per le imminenti vacanze di Pasqua, invece, sono ancora previste molte partenze per gli Emirati Arabi Uniti.
In volo senza la mascherina
Dallo scorso 1. aprile in Svizzera non c'è più l'obbligo di mascherina sul trasporto pubblico. E anche sui voli Swiss si sta dicendo gradualmente addio al dispositivo di protezione, come ci conferma la compagnia aerea: «L'obbligo di mascherina resta in vigore per quei voli verso destinazioni in cui è ancora previsto l'impiego della stessa a bordo. I passeggeri vengono informati prima della partenza».
Al momento sono comunque quasi una trentina le destinazioni che si possono raggiungere senza dover indossare la mascherina in aereo. Si tratta, per citarne alcune, di Bruxelles (Belgio), tutti gli aeroporti britannici e canadesi, della Spagna (ma solo per le Baleari e le Canarie), le Maldive e Bangkok (Thailandia).