L'attacco è avvenuto nella mattinata di ieri. Sarà comunque l'analisi del DNA a confermare l'autore della predazione
NOVAZZANO - Potrebbe esserci il lupo (o un cane di simili dimensioni) dietro alla predazione di tredici ovini avvenuta nella mattinata di ieri a Novazzano, nel Mendrisiotto. Lo comunica oggi l'Ufficio cantonale della caccia e della pesca. Sarà comunque l'analisi del DNA a confermare l'autore dell'attacco.
Nel frattempo l'episodio viene trattato come se l'aggressione fosse stata effettuata da un lupo. In questo caso - si legge in una nota - si tratterebbe della presenza più a sud e in un'area particolarmente edificata dell'animale. Proprio quest’ultimo aspetto porta a ipotizzare che si tratterebbe verosimilmente di un esemplare in transito.
Secondo le verifiche svolte dall'Ufficio della consulenza agricola, emerge che al momento dell'attacco gli ovini non erano protetti adeguatamente. Per i casi di predazione da lupo, il Cantone Ticino indennizza comunque anche i capi non protetti.
Area sotto controllo - In applicazione della strategia lupo Svizzera, da subito il perimetro è presidiato dai guardacaccia con una intensificazione del monitoraggio attraverso foto trappole e con delle ronde notturne. In caso di avvistamento di lupi in prossimità degli insediamenti, gli agenti della polizia della caccia sono autorizzati a eseguire dei tiri di disturbo con proiettili di gomma.
Queste prime azioni hanno l’obiettivo di comprendere il comportamento di questo predatore e di evitare che lo stesso si abitui alle persone e alle zone densamente abitate. Nel caso dovesse manifestare un comportamento problematico, ad esempio se non ha timore dell’uomo o se si avvicina almeno tre volte all’abitato durante le ore diurne, sulla base della Strategia lupo svizzera l’autorità competente avrà gli elementi per l’entrata in materia di un abbattimento.