Pienone in Ticino durante le festività. Suter: «Si è vista la voglia di farsi servire e di stare in compagnia».
Simone Patelli: «Non puntiamo più solo sulle festività. Ora siamo attrattivi tutto l'anno».
LUGANO - Pienone sulle strade, ma anche nelle città e nelle località lacustri ticinesi complici, ovviamente, le temperature quasi estive, le festività e l'assenza di restrizioni. Insomma, questo weekend lungo, per molti, è stato all'insegna di una ritrovata e piena libertà.
A goderne, chiaramente, anche il settore del turismo e della ristorazione, che in questa pausa confidava per riprendersi ulteriormente dai duri colpi assorbiti negli ultimi anni. «Il bilancio riflette fedelmente la meteorologia - ammette con gioia Massimo Suter, presidente di GastroTicino -. Abbiamo visto parecchia gente con la voglia di stare fuori e in compagnia degli altri. Ma anche con la voglia di farsi servire e di godersi un pranzo al ristorante. Tutto bene, fino ad ora».
I numeri, d'altra parte sembrano confortanti: «Sono più o meno quelli dell'anno scorso. C'era e c'è stata parecchia gente. Chiaramente abbiamo avuto più movimento per le strade, ma perché molti si sono spostati in direzione dell'Italia e del mare».
Il settore guarda ora all'estate: «Il primo traguardo, quello della Pasqua che storicamente dà il via alla stagione, è stato raggiunto ed è positivo - sottolinea Suter -. Questi giorni sono un po' la cartina al tornasole di quello che potrebbe succedere nella stagione estiva. E le previsioni sembrano essere confortanti».
Per il Presidente di GastroTicino il particolare contesto, con una guerra ancora in corso e una pandemia comunque presente, non va preso sotto gamba: «Bisogna vedere se la situazione socio-economica e sanitaria reggerà. E se la meteorologia continuerà ad essere ancora favorevole. Anche perché prima o poi dovrà pur piovere. Dovremo quindi vedere se ci sarà un'estate baciata dal sole o se sarà bagnata. Sono incognite sulle quali noi possiamo fare poco. Nel frattempo siamo pronti e felici di essere di nuovo operativi al 100%».
«Non viviamo più di sole festività» - Non di sole festività deve però vivere il turismo ticinese. È un po' questo l'auspicio del presidente di Ticino Turismo, Simone Patelli. «Queste festività sono andate molto bene. E abbiamo visto arrivare tantissimi svizzeri e anche qualche germanico. Ma i dati lo dimostrano: negli ultimi anni abbiamo dipeso meno da vacanze e ponti. Speriamo che la tendenza resti tale e che la gente continui a viaggiare al di fuori di queste festività permettendoci di mantenere l'occupazione media abbastanza alta», prosegue. In ogni caso, sottolinea, prima della stagione estiva ci sono diversi weekend e ponti che potranno portare importanti contributi al settore: «si pensi solo all'Ascensione, alla Pentecoste e al Corpus Domini».