Controlli in 7 aziende e su 38 prodotti di carne in commercio
BELLINZONA - Carenze igieniche, mancato tracciamento, informazioni carenti sui prodotti. E in tre casi la carne era di un animale diverso, rispetto a quella dichiarata in etichetta. Sono alcune delle criticità emerse in una serie di controlli effettuati dal Laboratorio cantonale in aziende che producono carne di tacchino, macinata, pollo e salsicce di cavallo.
I controlli - si legge in una relazione odierna del Laboratorio - non hanno comunque rilevato vere e proprie frodi. La campagna, precisa il chimico cantonale, è nata a seguito di diverse contraffazioni segnalate negli ultimi anni. L'indagine è stata condotta in modo congiunto con i cantoni della Svizzera centrale.
“Bratwurst”, “cervelat”, carne macinata, “landjäger”, salami, “salsiz” e “schüblig”. In tutto sono stati analizzati 38 prodotti a base di carne e le contestazioni, sottolinea il Laboratorio, sono scattate in una minoranza di casi. In una terrina di “foie gras” era dichiarata la presenza di carne di maiale, ma dalle analisi non ve ne era traccia. Una salsiccia di vitello (“bratwurst”) recava invece l'indicazione esplicita “senza carne di maiale", ma di fatto la conteneva. Infine un “landjäger” conteneva carne di cavallo non dichiarata. Tutti e tre i campioni menzogneri sono stati ritirati dal commercio.
Sono stati inoltre effettuati controlli sul flusso delle merci in 7 aziende produttrici di carne di tacchino, carne macinata, carne di pollo e salsicce di cavallo. In nessuna delle aziende il controllo ha rivelato discrepanze rilevanti, sottolinea il Dss. In due occasioni, tuttavia, la tracciabilità non era chiaramente garantita. In alcuni casi, i numeri di lotto non erano visibili sulle bolle di consegna, e in due aziende il giornale di produzione era carente: per esempio, non è stato possibile fornire informazioni sul calo peso. In tre aziende sono state infine contestate carenze igieniche.