Dopo le polemiche e la rimozione, una mozione promossa da Pier Mellini fa tornare il vessillo sulla facciata.
L'esposizione che avverrà (solo) domani vuole festeggiare l'istituzione del Consiglio d'Europa avvenuta il 5 maggio del 1949. «È un'istituzione fondamentale per i diritti umani
LOCARNO - Dopo le polemiche degli scorsi anni e la decisione di non più esporla presa nel 2018, domani la bandiera europea tornerà a far bella mostra di sé sulla facciata di Palazzo Marcacci (per un giorno). A promuovere l'esposizione del vessillo europeo il 5 maggio - data in cui nel 1949 venne istituto il Consiglio d'Europa - era stata una mozione presentata dal primo firmatario dal Consigliere comunale Pier Mellini e sostenuta in seguito dal Consiglio comunale.
Fraintendimenti - «Ma la Svizzera non fa parte dell’Unione europea», si potrebbe obiettare rammentando una scelta presa democraticamente dal popolo elvetico. «Se questa affermazione è formalmente corretta, però, si dimostra concettualmente errata. O per meglio dire, figlia di un fraintendimento dovuto a una sovrapposizione di simboli e di termini, che spesso – appunto – lasciano il cittadino nel dubbio», precisa il Municipio di Locarno.
La data del cinque maggio - Occorre quindi ripercorrere brevemente la storia per capire cosa si festeggia il 5 maggio e, soprattutto, l’importanza di questa data. «Il 5 maggio - sottolinea l'Esecutivo - si celebra la fondazione del Consiglio d’Europa, l’Organizzazione internazionale principale del nostro continente in materia di protezione dei diritti umani, di democrazia e per ciò che concerne lo Stato di diritto».
Anche la Svizzera ne fa parte - Grazie a questa Convenzione dei diritti umani e alla Corte europea dei diritti dell’uomo, il Consiglio d’Europa ha creato uno spazio giuridico comune, che abbraccia 47 Stati membri per un totale di 830 milioni di persone. Tra di loro vi sono anche la Svizzera e i suoi cittadini. «Il Consiglio - ricorda il Municipio - ha per altro adottato i più alti standard in materia di diritti umani dell’intero globo. Ciò che merita oggi di essere celebrato e sottolineato con un vigore sempre crescente, tenendo presenti le notizie che giungono ormai troppo spesso da territori di guerra, come nelle ultime settimane dall’Ucraina».
Non ci si confonda con il 9 maggio - Anche il 9 maggio si festeggia una Giornata dell’Europa, ed è proprio da qui che nasce il primo fraintendimento. «Si tratta della Giornata dell'Europa, che viene celebrata dall’Unione Europea», spiega il Municipio. La giornata segna l'anniversario della storica dichiarazione in cui l'allora Ministro degli Esteri francese Robert Schuman espose l'idea di una nuova forma di collaborazione politica in Europa, che avrebbe reso impensabile la guerra tra le nazioni europee. La proposta di Schuman viene così considerata l'atto di nascita di quella che oggi chiamiamo Unione europea».
Una bandiera dai diversi significati - Unione europea, di cui la Svizzera non fa parte. «Ecco perché a Palazzo Marcacci la bandiera europea viene esposta unicamente il cinque maggio e non il nove o in altre occasioni. Infine - conclude il Municipio - rimane però ancora un altro dubbio da sciogliere. Che riguarda proprio la bandiera. Quella del Consiglio d’Europa è infatti la stessa di quella dell’Unione europea. Viene quindi, più genericamente, definita semplicemente bandiera europea, senza altri riferimenti».