Svizzera Turismo ha lanciato un'imponente campagna promozionale. Ma quanto è conosciuto il nostro cantone in Italia?
Ne abbiamo parlato con il direttore di Ticino Turismo Angelo Trotta. «Il mercato italiano è il terzo per pernottamenti dopo quello interno e quello tedesco». Ma cosa cerca il turista d'oltre confine? «Ama tutto ciò che ruota attorno all'escursionismo, alla cultura e all'enogastronomia».
BELLINZONA - Il turismo ticinese è partito con il vento in poppa nel primo trimestre di quest'anno e guarda con ottimismo alla stagione estiva 2022. Per incrementare le visite nel nostro Paese, Svizzera Turismo ha recentemente lanciato un'imponente campagna di promozione in Italia. Con il volto della svizzera più amata nello Stivale, ovvero Michelle Hunziker. La gigantografia della presentatrice ha troneggiato per diversi giorni sotto le volte della Stazione Centrale di Milano, invogliando i turisti a fare i bagagli in direzione della Svizzera.
Quasi sconosciuto a Milano - Ma questa promozione faraonica ha avuto esiti benefici sul turismo elvetico e di riflesso ticinese? Stando a quanto riferito a Tio.ch/20 minuti da alcune persone in centro di Milano - naturalmente il campione non è rilevante a fini statistici - non molto (guarda il video). Quasi tutti gli intervistati, infatti, hanno confessato, candidamente, di conoscere «poco» o «nulla» del nostro cantone. Mentre i più temerari hanno comunque tentato di dire qualcosa sul Ticino, ma con esiti a dir poco nefasti. Tra le chicche troviamo quella del Ceresio confuso con una «sostanza chimica» o la Valle Verzasca che si tramuta in «Vallanzasca».
«Mercato importante» - Ma quanti sono effettivamente gli italiani che vengono a trascorrere le loro vacanze in Ticino e dove vanno esattamente? Abbiamo girato queste (e altre domande) a Ticino Turismo. «Quello italiano - esordisce il direttore Angelo Trotta - è da sempre un mercato importante per il nostro cantone. Il terzo per pernottamenti dopo quello interno e quello tedesco. Prima della pandemia i turisti italiani rappresentavano circa il 10% degli avventori totali».
Ottimi inizio - Un terzo gradino del podio che sembra confermarsi anche durante questi primi tre mesi del 2022 dove i turisti italiani hanno fatto registrare un incremento del 77.3% dei pernottamenti (25'081 in totale) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Tutti sul Ceresio - Ad attrarre la maggior parte dei turisti italiani sono i Comuni affacciati sul Ceresio, con Lugano a dominare nei pernottamenti. Da gennaio a marzo, infatti, sono stati quasi 9'000 i letti occupati da turisti italiani, più del doppio rispetto a quelli di Paradiso (4'239). Dati, questi, che confermano quelli del 2021. «L'OTR di Lugano - precisa Trotta - punta tanto sul mercato italiano. E i numeri lo dimostrano. Anche quelli del Mendrisiotto e di Bellinzona e Valli investono molto sui turisti di oltre confine, mentre Locarno e Ascona sono piuttosto orientati verso la Svizzera interna e la Germania, pur svolgendo diverse attività anche nel mercato italiano».
Le tre cose amate - Ticino Turismo punta a ogni modo al mercato del Nord Italia. «Sappiamo di essere una destinazione cara e non adatta a tutte le tasche. In generale - continua Trotta citando le indagini condotte da Svizzera Turismo Italia - il turista italiano ama tutto ciò che ruota attorno all'escursionismo, alla cultura e all'enogastronomia». Con in quarta posizione lo shopping. «Il Fox Town è effettivamente uno dei maggiori attrattori turistici».
Tra funicolari e Lidi - Gli italiani, come detto, sono amanti delle (nostre) montagne. Non stupisce quindi che tra gli attrattori turistici in cui si può accedere con Ticino Ticket la facciano da padrone le funicolari. «Un dato interessante - precisa Trotta - è che la nostra applicazione "hiketicino" (dedicata agli escursionisti, ndr) a un certo punto era più scaricata dagli italiani che dagli svizzeri». Molto amati - tra le attrazioni a pagamento - sono pure i nostri lidi (quinto quello di Locarno, sesto quello di Lugano), mentre la Fortezza di Bellinzona (la nuova denominazione dei Tre Castelli Patrimonio dell'Unesco) deve accontentarsi dell'ottavo posto di Castelgrande, mentre Sasso Corbaro e Montebello si trovano fuori dal Top-10.