Non sono ancora stati evasi i ricorsi contro il concorso per i nuovi taxi A. La Città chiede l'effetto sospensivo
LUGANO - «Stiamo lavorando, ma ci troviamo in un limbo». C'è ancora incertezza nel settore luganese dei taxi. Un settore che, dopo svariati anni, dal marzo 2021 è finalmente regolamentato da una nuova ordinanza municipale che ha abrogato la categoria taxi B (quella senza diritto di sosta sull'area pubblica). Ma che adesso si trova ancora confrontato con tre ricorsi al Tribunale cantonale amministrativo (TRAM).
Tre ricorsi che stavolta hanno bloccato l'esito del concorso con cui erano stati attribuite quarantotto licenze ai tassisti riconosciuti dalla Città. «Siamo bloccati, perché dal TRAM non è giunta ancora alcuna decisione» lamenta un ex tassista B che si fa portavoce della categoria. Dalla parte della Città sarebbe nel frattempo partita una richiesta per ottenere l'effetto sospensivo.
Arrivano i turisti - Una situazione, questa, in cui i taxi cittadini si ritrovano proprio quando nella regione inizia la stagione turistica. «La stagione sta partendo, ma al momento a Lugano non c'è un servizio taxi completo al servizio dei visitatori» afferma ancora il nostro interlocutore. E aggiunge: «È ora che la città abbia dei taxi ufficiali e con una tariffa unica».
Gli effetti del concorso bloccato non si fanno sentire soltanto sul servizio presente sul territorio cittadino. «Ma si tratta anche delle famiglie dei tassisti, che sono in difficoltà».
I ricorsi - Gli esclusi dalle licenze (attualmente a Lugano si contano circa 210 taxi) si erano dapprima opposti all'ordinanza, poi al concorso. Il Consiglio di Stato aveva respinto otto ricorsi. Ora la questione è invece al vaglio del TRAM, chiamato in causa da altri tre ricorsi che contestano, in particolare, le modalità del concorso (test e graduatoria applicata per i selezionati).
La nuova ordinanza municipale sui taxi è stata elaborata dal Municipio cittadino per migliorare la situazione per la categoria. È entrata in vigore appena il 1. marzo 2021, dopo che dall'autunno del 2015 era rimasta bloccata da un ricorso. Già all'epoca i tassisti B affermavano di lavorare «ancora in un contesto difficile, in concorrenza con gli Ncc (il servizio di noleggio con conducente, ndr) e con numerosi controlli».
Ora le difficoltà si protraggono, perlomeno finché non sarà presa una decisione sui ricorsi non ancora evasi. «Ci auguriamo che questa giunga al più presto» conclude il tassista.