Il presidente dell'Azienda elettrica ticinese: «Mai mi sarei aspettato una situazione e dei prezzi simili»
LUGANO - «Tra lo 0 e il 50%». Questi i possibili aumenti sui costi dell'elettricità che si ripercuoteranno anche sul Ticino. Dopo la pubblicazione dell'indagine dell'Associazione delle aziende elettriche svizzere prende la parola Giovanni Leonardi, presidente di Aet.
È tutta una questione di tempo e di contratti. Come spiegato da Leonardi a Radio Ticino, se il contratto in essere dei distributori con le aziende produttrici è in scadenza, «il costo dovrà aumentare a corto termine». D'altra parte, nel caso in cui i contratti siano di lunga data e a medio-lungo termine, «il distributore non andrà a correggere o ad aumentare la posizione in tariffa dell'energia e dell'elettricità».
Il presidente dell'Azienda elettrica ticinese ammette di essere preoccupato «un po' per tutti», soprattutto per clienti e industrie. «Non mi sarei mai aspettato una situazione e dei prezzi simili». E riguardo a richieste di sicurezza per il cantone: «Siamo un player tra i tanti, non un gigante». Se un pezzo grosso andrà in crisi in Europa, «tirerà nel vortice tutti gli altri».