Il consigliere comunale PPD Luca Campana interroga il Municipio per la ricerca di spazi adatti a ospitare gli spettacoli
LUGANO - Dove sarà ospitato il circo Knie a partire dal 2023? La questione interessa la città di Lugano che è alla ricerca di nuovi spazi da offrire alla famiglia Knie per svolgere gli spettacoli. Il consigliere comunale PPD Luca Campana è preoccupato e chiede informazioni al Municipio. Campana inoltre si interroga sulla sistemazione del pratone di Trevano, destinato in futuro a ospitare eventi di una certa grandezza a Lugano.
«Se non sarà presto individuato uno spazio adeguato di almeno 20-30 mila metri quadrati, gli spettacoli che il Circo nazionale svizzero terrà a Lugano dal 25 novembre al 4 dicembre prossimi potrebbero essere gli ultimi che si potranno vedere nel nostro Cantone», debutta il consigliere comunale in un comunicato stampa. «Infatti il terreno finora utilizzato per questo tipo di manifestazioni dal 2023 non sarà più disponibile poiché inizieranno i lavori del tanto atteso PSE, il Polo sportivo e degli eventi», prosegue.
La città di Lugano non è la prima a riscontrare questo problema logistico, gli esempi di Bellinzona e Locarno testimoniano che il rischio di soppressione delle tappe è concreto. «Se anche a Lugano non fosse possibile individuare un altro terreno adatto, ciò significherebbe perdere la possibilità di vedere il Circo nazionale svizzero in Ticino. E sarebbe un vero peccato».
La proposta - «In teoria lo sterrato della Gerra avrebbe dovuto essere sostituito dal pratone di Trevano (quel grande appezzamento di proprietà del Cantone che si trova sulla destra appena usciti dalla galleria Vedeggio-Cassarate). Nel 2013 difatti il Circo fu proprio ubicato lì. Ma quell'esperienza mise in luce una serie di problemi (in particolare legati alla sicurezza dei pedoni), tali da non ritenerla al momento un'opzione valida dai responsabili del Circo» conclude il consigliere comunale.
La famiglia Knie e il Municipio di Lugano si sono già incontrati lo scorso gennaio per risolvere il problema. Luca Campana si rivolge direttamente al Municipio con due domande proprio per rispondere alle sollecitazioni ricevute: