FFS e AIM hanno presentato due strutture che assicurano l'approvvigionamento elettrico a ferrovie ed economie domestiche
MENDRISIO - Una nuova centrale convertitrice delle FFS e la nuova sottostazione Tana delle Aziende industriali di Mendrisio. Sono le due strutture che sono state ufficialmente presentate oggi a Rancate. E che rappresentano un progetto chiave per garantire l'approvvigionamento elettrico della parte più meridionale del Canton Ticino, sia per la rete ferroviaria che per le economie domestiche presenti nella regione.
Col completamento della Nuova ferrovia transalpina (NFTA), sull'asse nord-sud del San Gottardo è aumentata l'offerta nel traffico merci e passeggeri e, di conseguenza, anche il fabbisogno di energia elettrica. «Oltre all’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria, le FFS hanno quindi potenziato anche la loro infrastruttura elettrica, per garantire un maggiore e più stabile approvvigionamento di corrente di trazione per l’esercizio ferroviario» si legge in una nota. In quest'ambito, l'impianto di Mendrisio svolge un ruolo strategico anche per garantire la ridondanza nel sud del Ticino, perché è un’ulteriore fonte di energia per la corrente di trazione.
La sottostazione AIM - Il progetto è stato realizzato in collaborazione con le AIM, che avevano la necessità di rinnovare una sottostazione. Nello specifico, la sottostazione Tana, una delle due strutture che garantiscono la distribuzione di energia elettrica agli oltre 11'000 clienti nel comprensorio. La nuova sottostazione, entrata in servizio già ad agosto 2020, ha sostituito quella costruita oltre 50 anni fa, nel 1968 e, rispetto al precedente impianto, occupa meno spazio perché da un impianto aereo a cielo aperto si è passati a campi incapsulati isolati con gas e gestiti a distanza, il tutto in un unico edificio.
La rinaturazione del fiume Laveggio - Anche il territorio circostante la nuova centrale ha beneficiato del progetto. In particolare il lungofiume del Laveggio è stato rinaturato e riqualificato ed è stato costruito un nuovo ponte di accesso alle nuove sottostazioni. Il fiume, che in passato fu incanalato artificialmente, ha ora riguadagnato il suo spazio, con un letto più ampio e argini più dolci. In questo modo la natura si riprende una parte di territorio e l’acqua, in caso di piena, ha più spazio per scorrere.
L’investimento totale per il progetto è stato di 54 milioni di franchi.