Ecco l'iniziativa parlamentare elaborata del PLRT per dare una svolta al secondo biennio della scuola media
BELLINZONA - Personalizzare, dando spazio agli interessi degli allievi. È su questo principio che si basa la proposta del PLRT che mira a superare il sistema dei livelli alla scuola media. Una proposta contenuta nell'iniziativa parlamentare elaborata “Per una scuola media capace di includere e di orientare“, presentata oggi dal partito.
Non ci sono allievi bravi e meno bravi - Si tratta, in sostanza, di eliminare la differenziazione negativa degli allievi. Come? Prevedendo per alcune materie - per esempio tedesco o matematica - dei corsi di approfondimento e di applicazione, in cui non si distingue tra bravi e meno bravi ma si offre un approccio d'insegnamento diverso, che può avvenire nei laboratori, spiega il PLRT. Inoltre si sottolinea l'importanza delle opzioni di approfondimento e orientamento che permettono di personalizzare il proprio percorso a seconda dei propri interessi e dei propri talenti.
Una scelta libera - In ogni caso, materie e corsi vengono «liberamente scelti dagli allievi e dalle loro famiglie». In questo modo - sottolinea ancora il partito - gli allievi potranno sentirsi a proprio agio con la scelta ed essere protagonisti del proprio cammino.
Il PLRT guarda poi anche all’iscrizione alle scuole medie superiori senza esami d'ammissione, che - secondo la proposta - dovrà essere vincolata al profitto conseguito nelle materie seguite nella parte comune e nella parte differenziata. Così «si restituisce pari dignità a ogni licenza conseguita, indipendentemente dalle materie o dai corsi scelti».
Una proposta «che valorizza, senza penalizzare» - «La proposta del PLR valorizza, senza penalizzare, le diverse forme di intelligenza degli allievi, le rispettive competenze, la motivazione di ciascuno e gli interessi personali, anche in vista di cosa vorranno fare dopo le scuole medie» afferma il presidente Alessandro Speziali. «Questa visione è anche incoraggiata dal mondo del lavoro, che segnala la necessità di avvicinare le opportunità dell’insegnamento alle conoscenze e competenze che serviranno alle ragazze e ai ragazzi nei loro percorsi di apprendistato e professionali. Una scuola che si ispira alla realtà che viviamo e che vivremo».