L'Associazione Bancaria Ticinese conferma: «Il settore è stabile e in buona salute»
Serpeggia però inquietudine tra i clienti, a causa di diversi fattori destabilizzanti: Covid, guerra e le azioni di Roma
LUGANO - Nonostante il contesto economico sia sempre più instabile, le banche ticinesi stanno «mostrando la loro stabilità»
È quanto è emerso dall'ultima Assemblea generale dell'Associazione Bancaria Ticinese (ABT), i cui delegati si sono riuniti oggi a Vezia. A prendere parola, dopo il saluto del Presidente del Consiglio di Stato Claudio Zali e un’introduzione del Direttore ABT Franco Citterio, sono stati il Consigliere di Stato Christian Vitta e il Presidente di Swissbanking Marcel Rohner.
Inquietudine, tra i clienti
Su qualcosa sono tutti concordi: è un momento difficile per l'economia (a livello mondiale e locale), visti i strascichi della pandemia, l'inflazione e il conflitto russo-ucraino. Visti questi fattori destabilizzanti, nella clientela (sia a livello aziendale che di private banking) serpeggia dell'inquietudine.
A calmare le acque, sottolineando la buona salute del settore bancario ticinese, ci ha pensato il Presidente dell'ABT Alberto Petruzzella: «Lo dimostrano i risultati dimostrano i risultati finanziari positivi ottenuti dagli istituti bancari in questi anni». In tal senso, un plauso va ai collaboratori: «La ragione di questa stabilità va ricercata nelle competenze, nella serietà e nell’impegno che contraddistinguono i collaboratori delle banche ticinesi».
Sguardo verso Roma
Serve però tanto dinamismo: «Per navigare in questo mare agitato, anche alla luce dei nuovi trend che si stanno imponendo come la sostenibilità e la digitalizzazione, le banche devono continuare a migliorarsi e innovarsi: in questo senso il Centro Studi Villa Negroni (CSVN) rappresenta un punto di riferimento per la piazza finanziaria», ha aggiunto il Presidente dell'ABT.
Il prossimo obbiettivo dell'Associazione? «Sbloccare l’accesso al mercato italiano (argomento che, lo ricordiamo, aveva acceso anche la scorsa Assemblea) e superare questa situazione di stallo creatasi con il mancato rispetto della roadmap da parte dell’Italia, che sta penalizzando in modo ingiustificato le banche ticinesi, limitandone le attività e le prospettive di crescita», ha concluso Petruzzella.