I controlli effettuati dall'ispettorato del lavoro hanno rilevato problematiche nel 3% dei casi.
BELLINZONA - Il salario minimo c'è. Ma non tutti lo rispettano. Già, perché dall'applicazione concreta della legge sul salario minimo, realtà da dicembre 2021, i primi controlli hanno svelato un totale di circa 50 infrazioni. Lo comunica la Commissione tripartita in materia di libera circolazione, specificando che si tratta soltanto del 3% delle aziende poste sotto la lente dei controlli, 1'600 in tutto.
Il mancato rispetto del salario minimo, precisa il Cantone, è perlopiù da ricondurre a errori di calcolo. La quasi totalità dei datori di lavoro ha reintegrato la differenza dovuta. Solo in sette casi la sanzione supera i 2'000 franchi (la multa è calcolata in base alla differenza tra il salario dovuto secondo la LSM e il salario effettivamente versato). Sulle circa 50 infrazioni riscontrate, più di 30 riguardano datori di lavoro oggetto di segnalazioni puntuali.
I controlli «vengono svolti a campione in tutti i settori economici. In alcuni comparti, ritenuti più sensibili o che presentavano un numero statisticamente elevato di salari bassi, la quota di datori di lavoro verificati è più importante. Un ruolo fondamentale nella strategia di controllo è giocato anche dalle segnalazioni, alle quali viene puntualmente dato seguito».