La missione quotidiana dell'associazione luganese Forza Rescue Dog: «Volete adottare? Vi sceglieranno loro»
LUGANO - Da situazioni difficili fino all'adozione, nelle case di famiglie ticinesi, è questo il percorso dei trovatelli presi in cura dall'associazione luganese Forza Rescue Dog già da anni attiva sul territorio.
Siamo andati a trovarli nel loro nuovo rifugio di Clivio, a pochi passi dal confine ticinese: «Qui è un vero paradiso, siamo grati di avere trovato questo spazio», ci racconta la presidente dell'associazione Stephanie Castiglioni che - assieme a una quarantina di volontari - si impegna per mantenere attivo il progetto, che va a soccorrere i cuccioli in difficoltà e si occupa della loro riabilitazione.
Ma da dove vengono questi cani? «La maggior parte dal sud della Spagna», conferma Castiglioni, «dove c'è una realtà particolarmente spietata, fatta di violenze e canili pubblici (le cosiddette perreras) dove gli animali hanno solitamente solo 21 giorni di vita». Un'altra parte arriva dal Ticino: «Soprattutto recuperiamo gli animali a cui i padroni devono rinunciare per ragioni diverse, devo dire che - malgrado tutto -resta un'isola abbastanza felice».
Parte importante del lavoro di Forza Rescue Dog sta nel creare questa seconda vita nei cani, attraverso un lavoro di recupero fisico e psicologico: «Il lavoro vero lo faranno però le famiglie», spiega Stephanie, «per quanto riguarda le adozioni siamo parecchio selettivi e severi, questo perché cerchiamo le situazioni e le persone giuste».
Dall'adozione al volontariato, la storia di Ivana: «Sono venuta qui a prendere un cane e poi non ho potuto fare a meno di chiedermi: "Perché non dare una mano?"», ci racconta Ivana Zarco che ha deciso per il proverbiale passaggio al di là... del recinto: «Una cosa che ho imparato da loro è che loro riescono a portare il buono, malgrado il loro vissuto difficile. Sono animali con un cuore grandissimo, praticamente doppio! Consigli per chi vuole adottare? Innanzitutto bisogna esserne davvero certi e poi venire qui, il resto lo faranno loro».