Terminata la giornata odierna, si guarda già a domani: sarà presentata la "Dichiarazione di Lugano"
Questo pomeriggio, il presidente Volodymyr Zelensky si è collegato da Kiev: «La ricostruzione dell'Ucraina è una missione di tutto il mondo democratico»
Lugano ospita a partire da oggi la tanto attesa Ukraine Recovery Conference (URC2022). Su questo blog Live potrete seguire gli aggiornamenti e le dichiarazioni più importanti che emergono durante i dibattiti, fino all'adozione finale della "Dichiarazione di Lugano", che racchiuderà i principali risultati ottenuti.
In serata, spazio alla cultura
Finiti i lavori, gli ospiti della città di Lugano potranno godersi una serata all'insegna della cultura ucraina. Vi sarà infatti al LAC un concerto del noto pianista ucraino Oleksiy Botvinov, che si esibirà alle 20:30 con l'Orchestra della Svizzera italiana. In Piazza Manzoni, invece, suonerà un altro tipo di musica: dalle 21 si esibirà infatti la band folk Dhakabrakha, mentre dalle 22:30 sarà il turno del Dj ucraino Rustam Babaev, che animerà la tarda serata luganese.
I lavori volgono al termine
Fra pochi minuti termineranno i lavori per la giornata di oggi, durante la quale si è discusso delle esigenze - in relazione alla ricostruzione dell'Ucraina - nei settori dell'economia, degli affari sociali, della digitalizzazione, delle infrastrutture e della protezione ambientale. Domattina si riprenderà con le dichiarazioni e le proposte delle delegazioni, per poi arrivare all'adozione della "Dichiarazione di Lugano", documento che conterrà i risultati di quanto discusso durante la URC 2022 e che il Presidente Cassis ha descritto come «pietra miliare» del processo di ricostruzione dell'Ucraina.
«Un nuovo piano Marshall»
«Ci deve essere un nuovo piano Marshall per l'Ucraina e deve essere guidato» da Kiev. Lo ha detto la ministra degli Esteri britannica, Liz Truss, nel corso della Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina a Lugano. Rilancia così l'ipotesi già evocata da più parti di un intervento che ricordi quello promosso dagli Stati Uniti in Europa dopo la Seconda guerra mondiale. Londra si è espressa in favore di «investimenti immediati» per l'economia ucraina ribadendo la necessità di aprire i porti in modo che la nazione colpita dal conflitto possa esportare i suoi prodotti agricoli. «Dobbiamo dare alle persone speranza per il futuro e dobbiamo fornire i mezzi per potersi sostenere», ha affermato ancora la responsabile del Foreign Office. (fonte ats)
Servono 750 miliardi: paghi Mosca
«Per la ricostruzione dell'Ucraina servono al momento 750 miliardi di dollari, la maggior parte di questi fondi vengano dagli asset russi congelati». Lo ha detto Denys Shmyhal, primo ministro ucraino, nel corso della conferenza di Lugano dedicata all'Ucraina. «Abbiamo creato una mappa digitale, aggiornata in tempo reale, sulla distruzione causata dall'invasione russa: i partner avranno accesso e servirà per la ricostruzione del Paese», ha aggiunto. (fonte ats)
CF @s_sommaruga e il ministro ucraino dell'ambiente Ruslan Strilets hanno firmato un accordo sul #clima a Lugano che permette di mobilitare fondi in aggiunta alla cooperazione internazionale e consente una protezione del clima oltre i programmi esistenti.#URC2022 pic.twitter.com/i5cCcVJdqL
— DATEC - UVEK - DETEC (@UVEK_DATEC) July 4, 2022
Sommaruga: «Abbiamo già firmato un patto sul clima»
«Con questo evento vogliamo fornire agli ucraini una prospettiva, un futuro. Sia a quelli che sono partiti, che a quelli che sono rimasti», ha poi detto in conferenza stampa la Direttrice del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni. «L'Ucraina può diventare indipendente a livello di gas, può ricostruire in modo efficace e sostenibile, e noi vogliamo sostenerla e lavorare insieme per lanciare progetti concreti». Un primo passo, in tal senso, c'è già stato: «Oggi abbiamo firmato un accordo sul clima con il ministro dell’ambiente ucraino», ha concluso Simonetta Sommaruga.
«Non bisogna perdere tempo prezioso»
Poco dopo, ha preso parola la consigliera federale Simonetta Sommaruga: «Non è facile parlare di ricostruzione mentre le bombe continuano a cadere sui civili, ma è importante iniziare a parlarne: la ricostruzione durerà a lungo, non vogliamo perdere tempo prezioso. Anche per questo è importante stabilire subito il punto di partenza per questa operazione di ricostruzione».
Ricostruzione, piani e impegni
«L’idea precedente della Conferenza (sulla riforma), e quella attuale (sulla ricostruzione), sono le basi di quello di cui si discuterà in questi due giorni» ha spiegato Cassis, annunciando la soddisfazione della Confederazione sul fatto che il Regno Unito abbia già annunciato che ospiterà la seconda edizione della Ukraine Recovery Conference: «Ciò ci rende felici: tra gli obiettivi di questa conferenza c'era preparare i prossimi passi, e ci rallegra che è stato proprio il Regno Unito a muoversi: mostra l'impegno di un attore importante».
Cassis: «Un onore e una grande responsabilità»
In diretta dal Palazzo dei Congressi, è intanto iniziato un point-de-press per i media. Relatori: il Presidente della Confederazione Ignazio Cassis e la Ministra dell'ambiente e dei trasporti. «Oggi pomeriggio abbiamo dato il via all’URC 2022. Per la Svizzera, ospitare una conferenza così in questo momento storico è un onore e al contempo una grande responsabilità», ha spiegato Cassis ai giornalisti.
Riscostruzione in tre fasi
Dopo l'intervento di Von der Leyen la parola è passata al primo ministro ucraino Denys Šmihal', che ha illustrato le prospettive e le necessità del suo paese precisando che «nonostante le bombe stiano ancora cadendo» c'è una parte di Ucraina che già sta lavorando alla ricostruzione. «Dobbiamo ricostruire subito ponti e infrastrutture, fornire gas e acqua potabile a intere città, ma anche pensare al lungo termine». Šmihal' ha prospettato un percorso in tre fasi: dopo la ricostruzione a breve termine «necessaria per garantire il funzionamento del paese in guerra» ci sarà negli auspici del governo ucraino «una seconda fase dopo la vittoria contro la Russia» e infine «la terza fase, quella del miracolo economico a lungo termine». L'intervento di Šmihal' ha aperto una tavola rotonda a cui hanno partecipato rappresentanti del Fondo Monetario Internazionale, della Banca europea degli investimenti e il vice-presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis.
«L'Ucraina deve vincere la pace»
«L'obiettivo del Cremlino è minare l'esistenza stessa dell'Ucraina come Stato e noi non lo permetteremo mai» ha aggiunto Von Der Leyen. «Dobbiamo assicurarci che l'Ucraina non solo vinca la guerra, ma anche la pace».
Von der Leyen: «Servono riforme coraggiose»
Dopo l'intervento di Zelensky - e un breve intermezzo - ha preso parola la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. «L'Ucraina avrà bisogno di riforme coraggiose, che dovranno andare di pari passo con gli investimenti. Le sfide sono enormi ma non insormontabili: l'Ucraina può emergere da questa guerra con solide istituzioni e un'economia più verde e resiliente» ha dichiarato. «Con il nostro sostegno il Paese può essere ricostruito non solo com'era ma come i suoi giovani volevano che fosse».
Zelensky: «È fondamentale restaurare i principi dell'umanità»
«Cari partecipanti alla conferenza e a tutti coloro che hanno aiutato ad organizzarla. Questa conferenza potrebbe essere il primo passo di una vittoria della democrazia nella guerra intrapresa dalla Russia» ha detto il Presidente ucraino nel suo discorso, sottolineando la demolizione totale messa in atto dagli aggressori in Ucraina, che va oltre lo stato fisico delle cose: «La Russia non vuole nemmeno che gli ucraini possano mettere alla luce dei figli, distruggendo le strutture sanitarie. Hanno distrutto migliaia di scuole, vogliono spogliarci della nostra umanità». «Ci sono milioni di rifugiati, e non so se chi tornerà potrà ritrovare il sentore di casa, vedendo l'entità della distruzione delle nostre città», ha continuato il Presidente ucraino. «Dobbiamo guardare i sogni delle persone, dobbiamo guardare l'amore che non è più possibile, dobbiamo guardare i bambini che sarebbero potuti diventare grandi, ma le cui vite sono ora distrutte. Sono morti i loro fratelli e le loro sorelle. Con quest'aggressione, la Russia vuole dimostrare di poter decidere chi può vivere e chi no. Non è un'invasione solo contro di noi, contro l'Ucraina, ma contro tutto ciò che i sistemi democratici hanno a cuore. Allo stesso modo, la ricostruzione dell'Ucraina non è la missione di una sola nazione, ma di tutto il mondo democratico. Serviranno investimenti colossali, è chiaro, ma è fondamentale ristabilire i principi della vita, dell'umanità». «Finché ci sono delle rovine, finché le basi della vita vengono distrutte, allora non ci potrà essere pace. La ricostruzione dell'Ucraina è il maggior contributo alla pace mondiale. Dobbiamo provare che la democrazia, che l'Europa, sono più grandi di questo, e che i nostri valori non possono essere distrutti. Vi invito tutti in Ucraina, per visitare il nostro Paese e lavorare insieme alla sua ricostruzione» ha concluso Zelensky.
Cassis sul palco: «Dobbiamo dare una prospettiva agli ucraini»
Inizia ora ufficialmente la Ukraine Recovery Conference, con le immagini di un video della distruzione in Ucraina e un'introduzione della "Maestra di Cerimonie", Giada Marsadri, seguita dal benvenuto a tutte le 52 delegazioni presenti da parte del Presidente della Confederazione, Ignazio Cassis. «Benvenuti, grazie per essere qui, è un onore accogliervi a Lugano», ha esordito il Consigliere federale ticinese, salutando in particolare la delegazione Ucraina e il Presidente Zelensky («sappiamo bene perché si deve collegare da Kiev»). Cassis ha poi ricordato ai presenti gli obbiettivi dell'evento. «Dobbiamo dare una prospettiva agli ucraini, per permettere loro di tornare a vivere, a sognare in un futuro. In un primo passo, vogliamo mettere insieme delle linee guide di una ricostruzione a lungo termine, di un processo politico efficace e trasparente». «Quello che decideremo a Lugano sarà una prima pietra miliare» per la ricostruzione, ha spiegato il Consigliere federale, citando tre parole chiave: «Riforma, resilienza e recupero».
Conferenza al via
In attesa del discorso introduttivo che avrà luogo a breve - durante il quale interverranno i Presidenti Ignazio Cassis e Volodymyr Zelensky - i membri di tutte le delegazioni si sono riuniti per una foto di gruppo sulle rive del Ceresio.
In attesa di Zelensky
Cassis e Shmyhal hanno dato ora il benvenuto a tutti i membri delle delegazioni presenti. Prossimi passi? I partecipanti si riuniranno nuovamente alle 13.30, quando vi sarà il discorso introduttivo di Ignazio Cassis e di Volodymyr Zelensky, che parlerà in videoconferenza dall'Ucraina.
«Welcome to Lugano»
Mostrando loro il Parco Ciani, il Presidente della Confederazione ha parlato della realtà di Lugano alla Presidente della Commissione europea e al premier ucraino. «È un posto bellissimo», ha commentato Dennis Shmyhal. Ben presto, però, il tema delle discussioni si è spostato sugli argomenti che verranno affrontati alla Conferenza. A breve, Cassis e Shmyhal daranno il benvenuto - uno per uno - ai membri delle delegazioni arrivati a Lugano.
Ignazio Cassis accoglie (di nuovo) Shmyhal
È arrivato anche il Primo ministro ucraino Dennis Shmyhal, che è stato nuovamente accolto (come ieri sera, all'aeroporto di Agno) da Ignazio Cassis. Nel frattempo, i temporali e la pioggia di questa mattina stanno lasciando spazio al sole.
Breath taking start of the day in Lugano. Inspiring to get the job done and find common ground with Ukraine 🇺🇦 and international partners 🤝 to launch and frame the recovery process in Ukraine. Let’s agree on the Lugano principles! #URC2022 pic.twitter.com/KkjiPeEtLB
— Ambassador Simon Pidoux (@SwissAmbURC) July 4, 2022
Lugano, inizia la Ukraine Recovery Conference
Ci siamo: è arrivato il giorno di cui a Lugano si discute da tempo: inizia oggi la Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina, per cui la città sul Ceresio è stata blindata dalle forze dell'ordine. Nelle prossime ore potrete qui seguire i principali aggiornamenti dell'evento, mentre se volete guardarlo in video-streaming potete collegarvi alla pagina ufficiale dell'evento (www.urc2022.com/ukraine-recovery-conference-urc-2022).