Lo chiede il deputato Andrea Censi (Lega) a margine della Conferenza ucraina
BELLINZONA - Non solo negozi, bar e ristoranti. La chiusura di una parte di Lugano per la Conferenza ucraina ha causato danni economici anche al settore aviatorio, con il blocco dello spazio aereo in praticamente tutto il Cantone.
Da Airolo a Chiasso lunedì e martedì non ha potuto letteralmente volare una mosca, senza un permesso speciale. Droni e velivoli autorizzati dalla Polizia per scopi di sicurezza o per trasportare i partecipanti all'Urc2022 hanno "rubato i cieli" al traffico aereo normale, e per il deputato leghista Andrea Censi la Confederazione dovrebbe concedere un indennizzo agli operatori danneggiati.
«Le aziende attive nel settore dell’aviazione, già duramente colpito durante i due anni di pandemia da COVID-19, si sono ritrovate impossibilitate ad esercitare la propria attività» si legge in un'interrogazione presentata oggi al Consiglio di Stato. Censi sottolinea come Berna abbia previsto risarcimenti per i negozianti e gli esercenti, ma non per le ditte di elicotteri o le scuole di volo. Al governo ticinese chiede lumi sulla possibilità di estendere gli indennizzi.