È riuscito il referendum promosso da un gruppo interpartitico
COLLINA D'ORO - Il Municipio di Collina d'Oro vuole affidare la gestione dell'acquedotto comunale alle Aziende Industriali di Lugano (Ail). Un gruppo interpartitico invece è contrario ed ha lanciato una raccolta firme ottenendo un buon risultato. È ottimista Americo Bottani tra i firmatari del referendum. Bastavano 389 firme, ma sono state 720 le adesioni, oltre un quarto degli aventi diritto di voto. L'iniziativa chiede di mantenere l'attuale controllo in mano al comune, poiché «genera un introito annuale superiore al mezzo milione di franchi - spiega Bottani - in caso contrario questo introito entrerebbe nelle casse delle AIL».
«In collina - continua Bottani - normalmente votano meno del 50% degli aventi diritto di voto, se chi ha firmato al referendum dovesse esprimersi nello stesso modo, ce la faremo. Anche se le votazioni sono sempre un po’ problematiche». Bottani conclude dicendo che se non dovesse passare hanno già delle proposte già pronte.
L’acquedotto fu creato negli anni ‘80 per iniziativa degli allora tre comuni: Agra, Gentilino e Montagnola.