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CantoneAlptransit, piovono critiche dai sindaci della Città dei laghi.

18.07.22 - 11:13
Una lettera a Cassis per chiedere nuove infrastrutture in grado di migliorare gli accessi alla grande opera alpina
TiPress
Alptransit, piovono critiche dai sindaci della Città dei laghi.
Una lettera a Cassis per chiedere nuove infrastrutture in grado di migliorare gli accessi alla grande opera alpina

CHIASSO - La decisione di non prevedere il completamento del progetto Alptransit nei prossimi trent’anni li preoccupa non poco. Le criticità legate agli accessi alla grande opera alpina soprattutto sulla tratta Milano-Zurigo altrettanto. Così gli otto sindaci della Città dei Laghi – che comprende anche i primi cittadini di Como, Lecco e Varese – hanno deciso tramite Regio Insubrica di scrivere al presidente della Confederazione elvetica Ignazio Cassis. Nella lettera - che fa seguito a quella inviata mesi addietro all'ex premier Mario Draghi - si ricorda la necessità impellente di migliorare la mobilità transfrontaliera tra Italia e Svizzera e il conseguente completamento del progetto Alptransit i cui tempi di realizzazione sembrano dilatarsi.

Nella corrispondenza al presidente della Confederazione i firmatari ricordano come la Città dei Laghi «è costituita da un tessuto di forti città policentriche di oltre 2 milioni di abitanti» e come «la loro sistematica messa in rete sia costitutiva di un innovativo processo di valorizzazione del capitale territoriale, economico e sociale che ne esalta il ruolo tra gli spazi metropolitani di Milano e di Zurigo».

Partendo dal presupposto che gli accessi alle grandi opere alpine del XXI secolo, cioè ad Alptransit, «sono qualitativamente insufficienti, in particolare perché nelle zone fortemente urbanizzate a cavallo della frontiera il traffico di lunga percorrenza interferisce con quello regionale e metropolitano», gli otto sindaci chiedono «a breve termine migliori accessi alle gallerie di base soprattutto sulla tratta Zurigo-Milano, a medio termine che le nuove strategie di comunicazione vengano elaborate tenendo conto di nuovi paradigmi di valutazione territoriali, ambientali e climatici, a lungo temine il completamento – sia pure a tappe – della ‘croce federale di mobilità’, vale a dire di nuove infrastrutture ferroviarie per una nuova offerta sulle medie-lunghe distanze» per alleggerire le reti esistenti.

Questo documento risulta come una risposta preventiva dei sindaci della Città dei Laghi alla decisione di non prevedere il completamento del progetto Alptransit nei prossimi trent’anni.

«Una visione che rischia di penalizzare fortemente l’asse di collegamento nord-sud attraverso la Via delle Genti, spostandolo su altri fronti» si legge nella nota.

 

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