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Sarà Stefan Zweifel ad avviare l'undicesima edizione della manifestazione. Un primo evento sarà organizzato il 10 agosto
LOCARNO - Stefan Zweifel è il nuovo direttore artistico incaricato di avviare l’undicesima edizione degli Eventi letterari Monte Verità. Ad affiancarlo, nel corso della manifestazione che si terrà dal 30 marzo al 2 aprile 2023 ad Ascona e Locarno, ci saranno anche Maike Albath e Stefano Knuchel. Un primo evento, però, si svolgerà già questo agosto, in collaborazione con il Locarno Film Festival.
La soddisfazione - L’arrivo di Zweifel - giornalista, curatore e traduttore - arriva dopo la partenza dello scrittore e giornalista Paolo Di Stefano. «Ringraziamo Paolo Di Stefano, che con la sua grande passione per la letteratura e il suo fine intuito per i temi più rilevanti della contemporaneità, per quattro anni ha dato un’impronta determinante agli Eventi letterari. Siamo felici di aver trovato in Stefan Zweifel un degno successore alla direzione artistica che saprà sorprendere il pubblico con il suo programma». Queste le dichiarazioni del presidente degli Eventi letterari Monte Verità, Raphäel Brunschwig. Grande soddisfazione anche da parte del diretto interessato: «È un onore dirigere gli Eventi letterari Monte Verità, un Festival che ammiro per il suo alto livello artistico. Mi metterò subito al lavoro per realizzare delle giornate letterarie – e non solo – ricche di emozioni e che sappiano interpretare lo spirito utopico e la storia del Monte Verità».
L’evento di agosto - Un primo evento si terrà mercoledì 10 agosto 2022, alle ore 10.30, presso il Forum @SpazioCinema di Locarno. In occasione della 75esima edizione del Pardo, il curatore cinematografico Matthias “This” Brunner - nell’ambito della retrospettiva dedicata a Douglas Sirk - presenterà il suo libro “Magnificent Obsessions Saved My Life”, in un dialogo condotto proprio dal neodirettore artistico. Brunner, che ha diretto per oltre 35 anni i cinema Arthouse di Zurigo e ha curato per più di un ventennio gli eventi cinematografici di Art Basel e Art Basel Miami Beach, nella sua (auto)biografia si è concentrato sulle scene chiave della vita di una persona nata nel dopoguerra, mettendole in relazione con pellicole hollywoodiane, film d’avanguardia e opere d’arte contemporanea, in un dialogo costante tra pagina e fotogramma, e tra cinema ed esperienza.
