In arrivo aiuti supplementari per proteggere il bestiame dai grandi predatori.
L'impegno fino a oggi? Il Consiglio di Stato elenca quanto fatto dall'Ufficio della caccia e della pesca.
BELLINZONA - La discussione sul lupo non si ferma. Il Consiglio di Stato, dopo settimane di silenzio, ora si esprime su quanto sta svolgendo per arginare le perdite degli allevatori.
A seguito della predazione avvenuta a Piedipiodi il 26 aprile 2022 e del relativo ordine di abbattimento emanato dal Consiglio di Stato, viene illustrato quindi l’ingente impegno assunto dal personale dell’Ufficio della caccia e della pesca:
Queste cifre non comprendono le ore amministrative impiegate per la gestione della pratica, per i contatti con le autorità federali, per le sollecitazioni da parte dei media e della popolazione.
Sempre in merito alla predazione avvenuta a Piedipiodi, il Governo comunica che, dopo la revoca dell’ordine di abbattimento (era stato provato con le analisi del DNA che la predazione non era attribuibile a lupi singoli bensì a un branco e dunque di competenza federale), è tuttora pendente presso l’Ufficio federale dell’ambiente una richiesta di regolazione del branco dell’Onsernone.
In questo complesso contesto, tenuto conto dell’aumento del numero di lupi e di branchi in Svizzera e con l’obiettivo di ridurre i danni agli animali da reddito, la Confederazione ha stanziato 5,7 milioni di franchi allo scopo di rafforzare la protezione del bestiame per la stagione alpestre 2022.
Per garantire un accesso più immediato a questi crediti, il Consiglio di Stato ha stanziato ora un credito di 500mila franchi. Ad oggi il Cantone Ticino ha emanato richieste all’Ufficio federale dell’ambiente per un montante di 175’000 franchi, finanziamenti per misure di emergenza e altri materiali utili all’esecuzione cantonale della Legge federale sulla caccia.