La Polizia cantonale non ha registrato «problemi particolari» in relazione ai festeggiamenti di ieri.
Ma nel resto della Svizzera qualche problemino c'è stato...
BELLINZONA - Nel nostro cantone è stato un primo d'agosto tranquillo per quanto riguarda i festeggiamenti per il Natale della Patria. Contrariamente a quanto avvenuto Oltralpe, in Ticino - come precisato dalla Polizia cantonale su richiesta - non si sono infatti verificati «problemi particolari».
In Ticino, quindi, tutto è filato liscio con la stragrande maggioranza della popolazione che ha rispettato i divieti per quanto riguarda l'accensione di fuochi all'aperto e l'uso di prodotti pirotecnici. Ma in altri cantoni la festa per il primo d'agosto è stata un po' più movimentata. Come ad Obvaldo, dove due imbarcazioni che trasportavano fuochi d'artificio hanno preso fuoco, o a San Gallo, dove la polizia ha dovuto intervenire una quarantina di volte per violazioni ai divieti.
Un divieto (assoluto) di accendere fuochi all'aperto che in Ticino - vista la siccità - è in vigore dallo scorso 15 luglio. Ma in cosa consiste esattamente? Lo spiega la Sezione forestale del DT: «Quando questo divieto è in vigore - si legge sul sito - sono assolutamente vietati tutti i fuochi a fiamma viva, indipendentemente dal luogo di esecuzione e dallo scopo, i fuochi d’artificio e quelli commemorativi e - all'interno dell'area boschiva o nelle sue immediate adiacenze - qualsiasi atto che possa causare un principio d'incendio. All’esterno dell’area forestale sono tollerati i fuochi a scopo alimentare (caminetti e grill a legna o carbone, a gas o elettrici) a condizione che tali attività avvengano solo facendo capo ad apposite strutture e apparecchi costantemente sorvegliati».