Alle 18.10 dell'undici agosto 2021 Marco Borradori fu dichiarato morto. A un anno di distanza ripercorriamo quei giorni.
LUGANO - Undici agosto 2021. Ore 18.10. Una data spartiacque per Lugano. Una data che spezza in mille pezzi le speranze di un'intera comunità. «Il Municipio annuncia con profondo dolore e sgomento che alle 18.10 è purtroppo venuto a mancare il proprio Sindaco, Marco Borradori». Una breve nota stampa. Poche parole. Una certezza. Il miracolo non c'è stato. Marco non è sopravvissuto all'arresto cardiaco patito il giorno prima mentre stava correndo a Vezia. Gli sforzi dei medici del Cardiocentro non sono bastati a salvargli la vita.
Il sindaco, quella calda mattina del dieci agosto, era infatti giunto in ospedale in condizioni disperate. Il malore lo aveva sorpreso mentre era da solo. Ed era passato tanto (troppo) tempo prima che qualcuno gli portasse soccorso. Il classico arresto cardiaco «non testimoniato». Quello che solitamente non lascia scampo. Arrivato al Cardiocentro «dopo circa un'ora di messaggio cardiaco meccanico», il cuore di Marco «era completamente fermo», aveva spiegato la mattina successiva il direttore sanitario Tiziano Cassina. Una dichiarazione che a una ventina di ore dal malore lasciava presagire un esito nefasto.
La Città, intanto, si trovava sempre più in un limbo. Divisa tra sgomento e speranza. Tra sostegno e inquietudine per quel sindaco che era una parte di lei. Prima del tragico giorno, infatti, era praticamente impossibile girare in centro Lugano senza incontrarlo. Lui, cittadino tra i cittadini. Lui che aveva una parola per tutti. Quelle interminabili ore di sospensione, vengono spazzate via alle 18.10. Quando quello che ormai pareva ineluttabile, si è concretizzato in tutta la sua tragicità: Marco Borradori se n'era andato.
Le reazioni di cordoglio, poco dopo l'annuncio della Città, furono immediate. Sia a livello politico. Sia da parte della gente comune. La sua gente. Pochi minuti dopo la conferma della sua dipartita davanti al Municipio comparvero i primi fiori che si moltiplicarono nei giorni di lutto cittadino. Migliaia e migliaia i cittadini che vollero salutarlo di persona alla camera ardente allestita nel patio di Palazzo Civico. Altrettanti i messaggi di cordoglio che giunsero da tutto il Ticino sulla bacheca online del Comune; ancora attiva oggi e sulla quale di tanto in tanto arrivano ancora messaggi. Giorni di commozione e lutto che trovarono il loro apice una settimana dopo il malore. Il 17 agosto - in uno stadio di Cornaredo colmo di gente - si svolsero i funerali di Marco. Tra lacrime e commozione, l'ultimo addio al sindaco della gente.