Nel Mendrisiotto furti notturni agli idranti e una decina di multe. I Comuni sorvegliano l'oro blu che scarseggia
A Ligornetto due prelievi notturni abusivi. A Gordola 50 segnalazioni di perdite e sprechi. Il Cantone: «Occorre un monitoraggio più capillare, molti Comuni sono ancora indietro»
MENDRISIO - Perdite, guasti, furbetti amanti del prato verde e perfino un presunto ladro dotato di autobotte. Nell'estate più secca degli ultimi decenni in Ticino capita di tutto. Anche che qualcuno attinga agli idranti dei pompieri per rubare lo scarseggiante oro blu. È successo a Ligornetto all'inizio dell'estate: ignoti si sono collegati a una pompa nottetempo prelevando acqua a 20 litri al secondo per un quarto d'ora. Bottino totale, calcolatrice alla mano: 18 metri cubi d'acqua.
L'ammanco nei contatori delle Aziende industriali di Mendrisio non sembra essere dovuto a un guasto tecnico. Si è infatti ripetuto per due notti, con quantitativi simili. «Poi più niente. L'ipotesi è che qualcuno si sia servito di un'autobotte per rubare l'acqua pubblica, probabilmente a scopo agricolo» spiega il capo-esercizio acqua delle Aim Osman Cavusoglu. Ipotesi corroborata da precedenti simili oltre Gottardo: nel Bernese sono stati segnalati furti d'acqua a più riprese nei mesi di giugno e luglio.
Anche in Ticino il fenomeno potrebbe essere più diffuso di quanto si pensa. «Non possiamo escludere che dalla rete avvengano prelievi abusivi, ma se capita si tratta di quantitativi limitati che passano per lo più inosservati» spiega il capo dell'Ufficio di protezione delle acque Mauro Veronesi (Upaai). Vengono alla luce i furti macroscopici - come quello di Ligornetto - oppure gli incidenti: sempre nel Mendrisiotto, ricorda Veronesi, diversi anni fa un agricoltore nel tentativo di prelevare acqua da un idrante immise per sbaglio dei fertilizzanti nella rete idrica. «Fu un danno enorme».
Anche per questo motivo il Cantone incentiva la posa di contatori negli acquedotti, onde evitare perdite e sprechi di una risorsa quanto mai preziosa. «Molti Comuni però sono ancora indietro - lamenta Veronesi - la situazione è a macchia di leopardo». Ci sono eccellenze come Gordola, dove l'ufficio tecnico comunale riceve in diretta (su cloud) i dati dei consumi domestici e le allerte per eventuali perdite: «Il sistema di monitoraggio è così avanzato che siamo in grado di vedere se in un abitazione c'è uno sciacquone che perde, e interveniamo entro 24 ore» spiega il municipale Bruno Storni. Dall'inizio dell'anno il Comune è intervenuto una cinquantina di volte a segnalare sprechi o guasti ai cittadini. «In genere, sono molto contenti perché si risparmiano una batosta in bolletta».
Non tutti i comuni sono così "intelligenti". «In diverse realtà i consumi domestici vengono ancora stimati sommariamente in base al numero dei rubinetti presenti nelle case» sottolinea Veronesi. «Questo non incentiva un comportamento responsabile da parte dei cittadini e non consente un controllo efficace della risorsa». Nel Mendrisiotto, vista la nota scarsità d'acqua, sono corsi ai rimedi estremi. Il Municipio ha emanato restrizioni all'uso di acqua potabile con sanzioni fino a 10mila franchi per i trasgressori: da giugno, spiega Cavusoglu, sono una decina i cittadini multati per avere irrigato i giardini nonostante il divieto. I controlli sono scattati a seguito di segnalazioni di vicini di casa e con constatazioni a occhio nudo, antiquate forse ma ancora efficaci: «Se l'erba è verde e non gialla, in questa stagione, vuol dire che è stata bagnata» sintetizza Cavusoglu. Il ladro con l'autopompa finora l'ha fatta franca, ma non può dormire sonni tranquilli.