Il vincitore - all'unanimità - è stato Massimo Piccoli con "Lionel Baier, door"
Sul podio anche gli scatti di Karin Bauzin e Samuel Golay
LOCARNO/MURALTO - Si è svolta oggi al Pax di Muralto la cerimonia di consegna del Premio fotografico che l’Associazione Animazione Centro Pax, in collaborazione con Foto Garbani, organizza nell’ambito del Locarno Film Festival.
Il Premio, nato 10 anni fa ma che quest’anno giunge alla sua 9. edizione a causa della pausa forzata di un anno dovuta alla pandemia, è destinato esclusivamente ai fotografi che sono accreditati alla Rassegna cinematografica locarnese: sono 60 le fotografie pervenute, scatti eseguiti da complessivamente 9 fotografi.
La Giuria del Premio – presieduta dal giornalista Luca Pelloni (responsabile della comunicazione della Città di Locarno) e composta da Adriana Pirvu (collaboratrice marketing del Locarno Film Festival) e dal fotografo Alain Intraina – dopo attento esame delle opere pervenute ha deciso all’unanimità di premiare su tutte la fotografia denominata “Lionel Baier, door” realizzata dal giovane fotografo Massimo Piccoli. Lo scatto è spiccato tra gli altri per l’originalità, l’esecuzione (anche in post produzione) e la curiosità che suscita al primo sguardo.
A pari merito si sono poi distinte le immagini “The world of Vadim Kostrov” della fotografa Karin Bauzin (uno scatto che attira per il contrasto tra l’ambiente retrò e lo sguardo verso il futuro, con uno stile che richiama lo youngstyle) e quella intitolata “Keria LaHart” del fotografo Samuel Golay (un’immagine che impersonifica il Festival nella sua essenza e che rimanda ai 75 anni delle kermesse come scelte stilistiche e realizzazione).
I premi consegnato ai vincitori consistono in un totale di 1'000 franchi, in buoni stampa offerti da Foto Garbani, e in un accredito al Locarno Film Festival per l’edizione 2023. Durante la cerimonia di consegna il membro della direzione del Locarno Film Festival, Fabienne Merlet, ha ringraziato gli organizzatori, così come i fotografi che hanno voluto partecipare al concorso, portando il saluto del Pardo.