Una prima in Ticino per le FFS: lo stabile - considerato un bene protetto - è stato traslato di circa 30 metri
Qual è la fase più pericolosa di un'operazione del genere? «È l'inizio, quando si deve indebolire la struttura della fondazione», spiega Christian Jenzer, a capo della Direzione generale dei lavori
LUGANO - L'edificio accanto alla rinnovata stazione ferroviaria luganese non è più dov'era questa mattina presto: l'ex deposito doganale è infatti stato spostato di una trentina di metri verso nord.
L'insolito intervento (far scivolare lo stabile su un binario) permette di procedere ai lavori per lo scavo del nuovo sottopassaggio di Besso. Al termine di questi (la previsione indica settembre 2023) l'edificio verrà riposizionato al suo posto (in realtà, a 15 metri circa dalla sua posizione originale).
Ma cosa è stato fatto, per poter spostare questo stabile? «Abbiamo iniziato a marzo con i primi lavori di scavo attorno all'edificio, quindi abbiamo liberato le fondazioni per cominciare pian piano a demolirle. Durante la demolizione, abbiamo sospeso l'edificio tramite dei profilati metallici, e in seguito gettato una trave tutto intorno al perimetro, ciò che ha permesso di sospendere l'edificio sui binari» ha spiegato Christian Jenzer, a capo della Direzione generale dei lavori.
Quanto velocemente si sposta quest'edificio che, ricordiamo, pesa 600 tonnellate? «Oggi abbiamo visto degli ottimi parametri, abbiamo raggiunto un metro di spinta in circa due minuti. Normalmente, si riesce ad avanzare di circa dieci centimetri al minuto».
Una prima in Ticino, per le FFS
È già capitato di spostare soprattutto dei ponti che vengono costruiti a lato di una linea ferroviaria, ma «spostare un edificio, al contrario, è rarissimo», ha poi confermato ai nostri microfoni Jenzer, aggiungendo che per le Ferrovie federali «è una prima in Ticino», mentre per la Svizzera è ad esempio già capitato nell'area di Zurigo.
Altri lavori simili che vengono in mente pensando allo spostamento di un edificio è quanto avvenuto nel 2016 a Bellinzona, quando Villa Carmine è stata traslata per poco meno di dieci metri per permettere la costruzione di due nuove palazzine.
Qual è il pericolo più grande di un'operazione di questo tipo? «È all'inizio, quando bisogna indebolire la struttura della fondazione. Abbiamo infatti una fase transitoria in cui viene demolita, a tappe, la fondazione, per poi essere sostituita con dei puntelli metallici, e questo è un momento un po' delicato dove può aver luogo qualche assestamento. Una volta gettata la trave di calcestruzzo siamo in una situazione più sicura» ha concluso Jenzer.
Dei ponti provvisori sotto i binari
Non è però l'unico intervento impegnativo in corso in stazione a Lugano, per le FFS: visto che il sottopassaggio passa anche sotto ai binari, «sono stati installati dei ponti provvisori per poter lavorare in tutta sicurezza senza perturbare l'esercizio ferroviario», ha spiegato il Capo-progetto Michele Radicati. Ad oggi, 3 su 4 ponti sono già stati realizzati, l'ultimo ponte provvisorio (ognuno dei quali pesa 60 tonnellate) verrà installato il 27 agosto sotto il binario 4.
Un bene culturale tutelato a livello federale e cantonale
L'edificio di servizio «ex dogane» non è stato demolito poiché protetto a livello federale e cantonale: vista l'importanza storica ed architettonica dello stabile, è stata infatti chiesta la sua conservazione.
Come mai? «Perché fa parte della stazione storica della città di Lugano», ci hanno spiegato dall'Ufficio cantonale dei beni culturali, «è stato costruito insieme alla stazione, realizzata nel 1876, che è poi stata messa sotto tutela». D'altronde, non ha avuto il medesimo destino di molti edifici simili: «Non è stato modificato negli anni, ciò che capita spesso agli edifici delle stazioni ferroviarie, ad esempio per effettuare un ampliamento».