Marzia Mattei-Roesli, biologa: «Di giorno si lasciano prendere in mano e ti accorgi di quanto siano belli".
Stasera c'è la Notte internazionale dei pipistrelli. Il pubblico li seguirà nelle loro battute di caccia. Tra i protagonisti il "Vespertiglio" il vip della specie dalla pancia bianca.
LUGANO - L'ultima e anche pesante accusa di avere messo al mondo il Covid e mandato tutto il pianeta a scatafascio, avrebbe potuto far pensare a un ulteriore brusco calo di gradimento nella non già simpatica fama di cui godono: e invece - ribaltando sondaggi e certe tendenze di pensiero del senso comune - è aumentato nei loro confronti il senso di compassione e con questo la benevolenza, penchant direbbero i francesi. Altro che avversione generale di popolo. Stiamo parlando di pipistrelli.
Cresce l'empatia nei confronti di un animale mai tanto amato - Non ha dubbi su questo Marzia Mattei-Roesli, che di professione fa la biologa ed è a capo del Centro protezione chirotteri del Ticino: «Assolutamente, è proprio così. Parlando con le persone e confrontandomi anche con gli altri referenti che operano a nord delle Alpi, si ha esattamente questa percezione. Mai tanto amati, in più la faccenda del mercato di Whuan: questo accanimento nei confronti di questi animali molto simili a noi ha prodotto l'effetto contrario e ha fatto nascere un limbo di empatia».
Dove è nata la passione per i pipistrelli - Ma come si fa ad amare un pipistrello? Nel caso di Marzia è bastato un incontro casuale di ritorno da scuola quando era una scolaretta delle medie. «Stavo rincasando -racconta - e per terra ho trovato un piccolo caduto dal rifugio e che evidentemente la mamma non era più tornata recuperare. L'ho preso in mano - ricorda - e sono rimasta colpita da quel piccolo essere indifeso e lasciato lì sul giaciglio della strada. Era evidentemente un segnale che la vita mi stava inviando, visto che, crescendo, l'idea di fare la biologa prendeva sempre più corpo in me e la passione per i pipistrelli è via via cresciuta parallelamente alla ricerca e allo studio del loro mondo».
Nella soffitta di casa colonie anche di 1000 pipistrelli - Il loro mondo appunto. Marzia rimarca il fatto della similarità con la specie umana. «Certo! Mettono al mondo un figlio all'anno, riconoscono i loro piccoli dalla voce e dall'odore anche in colonie numerose di 1000 esemplari, hanno paura come noi e anche molto appetito a volte». Eh sì, perché mangiano tutte le notti un quantitativo di cibo che è pari alla metà del loro peso. «Hanno moltissimo appetito» ribadisce.
Hanno paura e a volte un grande appetito proprio come noi E sulla paura? «Prenda il classico esempio del pipistrello che in una sera d'estate a finestre spalancate entra dentro casa - dice - è spaventato (perché si sente in gabbia) tanto quanto colui che magari prende in mano una scopa per scacciarlo. Non si deve fare così. Dobbiamo fargli passare lo stato di panico e lasciarlo solo nella stanza per una quindicina di minuti durante i quali avrà il tempo tornare a ragionare e ritrovare la via dell'aria aperta».
Un ulteriore schiaffo alla diffidenza, anche se il fatto di sapere che un esercito di piccoli pipistrelli (le colonie più grandi sono composte anche di 1000 animaletti) possa stazionare nella propria soffitta di casa non aiuta. «Ma un piccolo pesa 6 grammi - sorride sdrammatizzando Marzia - e tutti insieme formano forse il peso di una volpe! Non bisogna temere queste creature». Che di giorno quando dormono si fanno prendere in mano «senza avere alcuna reazione» e in un'estate «arrivano a mangiare (una colonia di 10-15 femmine) anche 15 chili di insetti».
La siccità ha fatto cambiare loro le zone di caccia - Anche loro hanno subito gli effetti della siccità. «Se avete l'impressione di vederne dove prima non era notata la loro presenza - spiega Marzia - è perché non trovando più cibo dove prima era solito trovarne, hanno cambiato zona di caccia».
L'evento al Parco Ciani il 26 agosto con la Notte internazionale dei pipistrelli - La caccia appunto. Questa sera il Centro protezione chirotteri del Ticino che lei dirige dal 1989 farà compiere una bella esperienza a chi parteciperà al Parco Ciani alla "Notte internazionale dei pipistrelli". «Porteremo le persone a vedere i pipistrelli impegnati nelle loro battute di caccia. Sarà molto interessante».
Il pipistrello vip che ama gli insetti che sanno di pesce - Come ogni evento internazionale che si rispetti, la serata vedrà la partecipazione di un "ospite" di riguardo, il Vespertiglio: è il "vip" dei pipistrelli, «quello con la pancia bianca e tipico cacciatore di lago. Sarà uno spettacolo vederlo all'opera». Palato raffinato, preferisce gli insetti che sanno di pesce.