Negli ultimi giorni tre anziani sono caduti nella rete delle telefonate-truffa dei falsi incidenti
BELLINZONA - Chiamano per informare di un incidente occorso a un famigliare e chiedono con urgenza cospicue somme di denaro necessarie a coprire le spese di cura: passerà poi un loro incaricato a ritirare il contante. È una truffa. Ma negli ultimi giorni purtroppo tre anziani ci sono cascati e hanno consegnato decine di migliaia di franchi nelle mani di sconosciuti.
Tornano i finti poliziotti e medici al telefono. Negli ultimi giorni sono state diverse le segnalazioni giunte al centralino della Polizia cantonale: dal Luganese e Bellinzonese in primis ma anche da cittadini che abitano in altre zone del cantone; quasi tutte con lo stesso refrain: «mi ha chiamato qualcuno che diceva che era successo qualcosa di grave a un mio famigliare e che servivano dei soldi per le cure immediate».
Proprio a seguito del susseguirsi di queste telefonate di denuncia e della truffa subita dai tre anziani, la Polizia cantonale «comunica che è in atto una recrudescenza di contatti telefonici truffaldini e quindi si torna a mettere in guardia la popolazione sui pericoli di questo genere di raggiri».
In base alle ricostruzioni operate dagli agenti attraverso le testimonianze raccolte, il modus operandi ricalca, con alcuni nuovi accorgimenti, quello evidenziato a più riprese in passato.
«Gli autori - spiega la polizia - spacciandosi per agenti o per una persona attiva in campo medico chiedono con insistenza un'importante somma di denaro necessaria a coprire le cure di un parente incorso in un incidente della circolazione o in un infortunio di altra natura. Facendo leva sullo scarso tempo a disposizione (poche ore vista la gravità della situazione), mettono pressione sulla vittima - specifica la Polizia cantonale - e la spronano immediatamente a effettuare il prelevamento, diverse decine di migliaia di franchi che una terza persona passerà poi a ritirare».
Le telefonate giungono in prevalenza su telefoni fissi e «laddove è presente un display sull'apparecchio, il numero chiamante appare come "sconosciuto"» spiegano dagli uffici della Cantonale. Qualche consiglio? «Diffidare sempre di chi fa richieste di denaro, non citate mai il nome dei vostri parenti al telefono, in casi d'emergenza dite che dovete dapprima consultarvi con qualcun altro e interrompete subito la conversazione telefonica. Ma soprattutto - rammentano gli agenti - non consegnate mai denaro o oggetti di valore a sconosciuti e non dare mai informazioni sui vostri averi, né su quelli che tenete in casa e neanche su quelli che avete in banca».
La Polizia, in caso di telefonata sospetta, invita i cittadini a chiamare subito il numero di emergenza 117.