Franco Denti, presidente dell'Ordine dei Medici del Canton Ticino: «Berna sorda alle nostre proposte liberali».
LUGANO - «Il problema fondamentale è che il Consiglio federale sono anni che è incapace di dare delle risposte a delle domande precise sui costi della salute». Ai microfoni di Radio Ticino il presidente dell'Ordine dei Medici del Canton Ticino Franco Denti non usa mezzi termini. La politica sanitaria di Berna per allentare la pressione sui cittadini, a suo dire fa acqua da tutte le parti.
«Noi siamo convinti che dobbiamo avere un nuovo tariffario medico e ci stiamo lavorando con una parte di assicuratori malattia. Abbiamo sottoposto al Consiglio federale un progetto per rendere molto più trasparente la fatturazione a livello ambulatoriale: ce lo hanno respinto» dice laconico. E sottolinea tutto il suo disappunto rimarcando sulla cesura esistente tra due mondi: «Abbiamo da una parte i fornitori di prestazione come lo sono i medici e gli assicuratori che fanno delle proposte concrete per rendere più trasparente il sistema e dall'altra il Consiglio federale che è completamente assente».
In più ci sono le ultime uscite dal palazzo del governo di Berna. «Queste mettono in discussione un principio che é sempre stato fondamentale per i cittadini svizzeri che è quello della libera scelta del medico dell'ospedale. Il Consiglio federale vuole una medicina di Stato, noi siamo invece per una medicina liberale accessibile a tutti in modo rapido».
Sull'abuso di prestazioni sanitarie da parte dei cittadini - segnalato da Santésuisse nei giorni scorsi - Denti evidenzia come «sia colpa di quel sistema che stiamo appunto cercando di migliorare: a volte noi medici diciamo al paziente che non c'è bisogno di una risonanza poi chiama la cassa malati e dice il contrario».