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CANTONECombatteremo il caldo con città che evocano “Avatar”

21.09.22 - 13:35
Lo studio: palazzi ricoperti di verde e specchi d'acqua contro la canicola. L'esperto: «Non sarà facile»
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Combatteremo il caldo con città che evocano “Avatar”
Lo studio: palazzi ricoperti di verde e specchi d'acqua contro la canicola. L'esperto: «Non sarà facile»

LOCARNO - Vivere in un bosco come i personaggi del film “Avatar”? Uno scenario meno visionario di quanto si creda, anche in Ticino. Per combattere i periodi di canicola sempre più frequenti e prolungati, infatti, basterebbero alcuni accorgimenti capaci di rendere una città non solo più vivibile, ma anche più verde e immersa nella natura.

Le "isole di calore" - Dai materiali, alla forma e la disposizione degli edifici e degli spazi all'aperto, passando per la presenza di acqua e del verde o degli ombreggiamenti. Sono queste le variabili che vanno a incidere sull'“isola di calore”, fenomeno che aumenta il riscaldamento diurno e riduce il raffreddamento notturno nelle aree urbane.

Lo studio - Tutto ciò è emerso nello studio commissionato dalla Regione-Energia Verbano (REV) - composta dai Comuni di Ascona, Locarno, Minusio e Muralto - a specialisti del ramo. Da qui, le Linee guida che intendono fornire proposte concrete per intervenire su questo problema del riscaldamento urbano. E lo scenario che viene a palesarsi è quello di città in cui la natura torna a prendere il sopravvento.

Mondo verde, mondo fresco - Prima fra tutte le proposte c'è infatti quella di vegetalizzare le facciate e i tetti degli edifici, creando anche nuovi habitat favorevoli alla fauna e alla flora. Un po' come accade già nel noto "Bosco verticale" di Milano. L'idea è anche quella di sviluppare spazi verdi utili per dare sollievo e pace durate i periodi caldi. E di rinverdire le superfici stradali per mitigare il calore e migliorare la qualità del tessuto urbano. Banalmente, infatti, anche l'ombra può fare la sua parte.

La creazione di superfici d’acqua nello spazio urbano, infine, può essere utile per rinfrescare l'aria circostante e a rendere piacevole il microclima nelle aree urbane. Mentre la presenza di fontanelle funzionanti a fotocellule permetterebbe refrigerio tagliando gli sprechi. Risanare i vecchi edifici, sensibilizzare e formare la popolazione sono le ultime "pennellate" utili a consolidare questa proposta. 

L'esperto: «Un mondo perfetto? Non sarà facile» - Una visione? «Attuate tutte insieme, queste linee giuda darebbero vita a un mondo perfetto» scherza Claudio Caccia, coordinatore esterno REV. «Non sarà facile». E tuttavia il mondo sembra andare in questa direzione. «Da qui le proposte concrete, alcune semplici altre più complesse, per evitare il più possibile l'aumento delle temperature legato a elementi costruttivi. Banalmente, anche il colore scelto per un edificio ha un ruolo».

A prendere in mano la situazione, per Caccia, deve essere anche il privato: «In fondo, chi costruisce è il primo a beneficiare di una zona che si surriscalda meno». L'idea è quella di ottenere degli incentivi utili ad avere almeno un minimo di esempi concreti da cui prendere spunto. Mentre c'è chi già si muove: «A Muralto - conclude l'esperto - già da un po' di tempo si chiedono da piano regolatore tetti verdi per le nuove costruzioni».

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