In vista della crisi dell'energia, una panoramica su come gli svizzeri tengono caldi i propri appartamenti
BELLINZONA/ NEUCHÂTEL - Sia la maggior parte degli edifici abitativi svizzeri (58%) che di quelli ticinesi (51%) viene riscaldato con combustibili fossili. D'altra parte, il 17% degli appartamenti elvetici è dotato di pompe di calore (il 15% in Ticino).
È quanto emerge dai dati 2021 su edifici e abitazioni, pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST).
Più nel dettaglio, l'olio da riscaldamento, utilizzato nel 41% degli edifici abitativi elvetici, rimane a la principale fonte di energia per il riscaldamento, seppur negli ultimi 40 anni la quota sia diminuita costantemente. L'olio da riscaldamento è particolarmente diffuso in Ticino (54%).
Dal 2000 la percentuale di edifici collegati a una pompa di calore (17%) è quadruplicata e corrisponde ora addirittura ai tre quarti degli immobili costruiti nell’ultimo decennio. La percentuale di pompe di calore maggiore è quella del Canton Friburgo (32%), che ha anche il parco immobiliare più recente, mentre la percentuale minore è stata riscontrata nel Cantone di Basilea Città (3%), che ha gli edifici più vetusti. Il Ticino si situa nel mezzo (15%).
Per quanto concerne il gas, il 18% degli stabili ricorre a questa fonte energetica: la quota è raddoppiata nel giro di 30 anni. Nei comuni urbani si arriva al 30%, mentre la percentuale scende al 4% nelle località rurali. A livello ticinese, la quota è invece ferma solo al 7%.
Un'altra modalità a cui si sta guardando molto in vista della crisi energetica è quella relativa all'elettricità. Seppur a livello svizzero solo l'8% degli edifici abitabili abbia come fonte di riscaldamento l'elettricità, la percentuale sale al 21% in Ticino. In generale, rispetto al passato, il suo utilizzo è in diminuzione.
Infine, la legna viene usata dal 12% degli edifici a uso abitativo, sia a livello elvetico che ticinese. Anche per questa fonte energetica, la percentuale è in diminuzione con il passare degli anni. Numeri ancora molto esigui invece per le tecnologie solare e termica, che insieme raggiungono appena un 0,3% in Svizzera e un 0,2% in Ticino.