Ancora treni stipati all'inverosimile. Disagi per molti studenti ticinesi che rientrano oltre Gottardo a fine weekend.
BELLINZONA - Storia di un problema mai veramente risolto. Sui treni delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS) è tornato il caos della domenica sera. Vagoni strapieni e viaggiatori stipati all'inverosimile. Lo riferiscono diversi studenti ticinesi che puntualmente si spostano oltre Gottardo. Giovani con in tasca l'abbonamento Seven25 che permette di spostarsi liberamente dalle 19 sui treni delle FFS e su vari altri mezzi di trasporto pubblici in Svizzera.
Qualcosa non funziona – Seven25 è stato introdotto nel 2019 e conta migliaia di abbonati. Costa 39 franchi al mese, o 390 franchi all'anno. Un vantaggio per chi viaggia di sera. Qualcosa tuttavia sembra non funzionare. Colpa di un massiccio ritorno di fiamma tra passeggeri e mezzi pubblici dopo la fase acuta della pandemia?
La gente torna in carrozza – «In generale notiamo un crescente ritorno dell’utenza – puntualizza il portavoce delle FFS Patrick Walser –. Ma le cifre non si attestano ancora ai livelli pre-pandemici. Nel primo semestre del 2022, in Svizzera ogni giorno 1,10 milioni di passeggeri hanno viaggiato nel traffico regionale e a lunga percorrenza, il 43,9% in più rispetto al 2021, ma comunque il 15,1% in meno rispetto al 2019».
Novità in vista – D'accordo. Il problema, trito e ritrito, però rimane. Centinaia di studenti si devono spostare in Svizzera tedesca o in Romandia dopo avere trascorso il weekend in Ticino. E puntualmente si ripresenta una situazione claustrofobica. Quali sono i margini di manovra? «A inizio primavera 2023 – riprende Walser – alla domenica sera introdurremo un treno diretto da Bellinzona a Losanna, via Lucerna. Sarà parte di un test. Tuttavia, le possibilità di introdurre collegamenti aggiuntivi sono limitate. Si consideri comunque che la domenica, tra le 19 e le 21, ad esempio partono cinque treni in direzione di Zurigo. La rete è satura, non possiamo aggiungere tanti altri treni».
Un modo per dribblare il pienone – Walser evidenzia quello che le FFS già fanno, e che potrebbe essere applicato da alcuni giovani: «I dati specifici per gli studenti non li abbiamo. Però con i biglietti risparmio contribuiamo a indirizzare i viaggiatori verso i treni meno utilizzati, perché l'importo dello sconto si basa sulla previsione di utilizzo del treno: minore è la previsione di utilizzo, maggiore è lo sconto. In questo modo si garantisce una migliore distribuzione dei passeggeri nell'arco della giornata. Nel 2021, mezzo milione di passeggeri è passato a un treno con una previsione di utilizzo ridotta grazie ai biglietti risparmio».