Il prossimo 29 ottobre andrà in scena il tradizionale evento di Gandria. «Il raccolto sembra promettente»
GANDRIA - Il Ticino si conferma terra di ulivi e olive. Tanto che lo scorso anno l'olio extra-vergine prodotto nella nostra regione è finito dritto dritto nell'inventario del patrimonio culinario svizzero.
Una tradizione secolare - la coltivazione dell'ulivo sulle rive del lago di Lugano risale addirittura al periodo medievale ed è documentata in atti di vendita del 769 - che si ripete ogni anno a Gandria, dove l'ultimo sabato di ottobre si svolge la raccolta popolare di questo frutto. Quest'anno l'appuntamento è fissato alle 9.30 di sabato 29 ottobre sul piazzale dietro la chiesa di Gandria. «Il raccolto - precisa l'Associazione ViviGrandria - quest'anno si preannuncia promettente». Anche se ben difficilmente verrà battuto il record realizzato nel 2020, quando furono raccolti ben 900 chili di olive che, spremute nel frantoio di Sonvico, avevano reso 105 litri d'olio.
Un raccolto che per la verità inizierà già nei giorni precedenti con i membri dell'associazione che verranno assistiti, come di consuetudine, da squadre di richiedenti l'asilo.
In caso di maltempo quel sabato, la raccolta sarà rimandata alla settimana successiva.
Chi vuole partecipare è invitato ad annunciarsi all’indirizzo vivagandria@viva-gandria.ch.