Si torna a parlare di vaccini e certificati. Il richiamo? Pedevilla: «Per il momento solo per i più fragili»
BELLINZONA - Aumentano i contagi, si avvicina l'inverno e si torna a parlare di vaccini e certificati. Un discorso che farà storcere qualche naso, ma che, dati alla mano, va affrontato. Con una grossa differenza rispetto al passato: la stragrande maggioranza della popolazione ci è già passata o quantomeno si è vaccinata. Le previsioni non sono quindi pessimistiche.
Resta comunque valida la raccomandazione a ricorrere ai vari preparati messi a disposizione, come ricorda Ryan Pedevilla, capo sezione del militare e della protezione della popolazione, interpellato da Radio Ticino in occasione dell'inizio della campagna di vaccinazione in Ticino. Il target, ci tiene a sottolineare Pedevilla, «è quello degli over 65 anni, le persone particolarmente vulnerabili, ma anche donne in gravidanza, che allattano, personale sanitario e chi ha a che fare con soggetti particolarmente a rischio».
«Il certificato? Ottima base per pianificare un viaggio» - «A scanso di equivoci - prosegue Pedevilla - continuiamo ad offrire a tutti i vaccinati il normale certificato, compatibile con l'applicazione, quindi utilizzabile anche in caso di future necessità».
Il riferimento è chiaramente agli spostamenti fuori dai confini nazionali anche se, per il momento, «non ci sono limitazioni nei paesi limitrofi o nel resto del mondo. Ma ciò non significa che in futuro non possano essere ripristinate. Per questo avere un certificato resta un'ottima base di partenza per pianificare un viaggio», viene aggiunto.
Le modalità per accedere alla vaccinazione sono sempre le stesse. Basta recarsi sul sito del Cantone per consultare quali sono i centri operativi e per effettuare la prenotazione online. Resta attivo anche il numero verde a supporto di coloro che non sono avvezzi all'uso del mezzo internet. Altra possibilità è quella di presentarsi fisicamente laddove è attiva la campagna "on the road". «Se non ci si annuncia si rischia eventualmente un po' di attesa, che c'è attualmente all'Expocentro di Bellinzona. Ricordiamo comunque che i prossimi due giorni saremo ancora nel centro della Città per offrire il vaccino anche a chi non vuole recarsi in un centro "classico"» spiega ancora Pedevilla.
Pfizer, Moderna, o "un mix"? Per chi avesse ancora qualche dubbio il capo sezione del militare e della protezione della popolazione precisa: «Attualmente abbiamo a disposizione unicamente il preparato di Moderna. Ma bisogna sfatare il mito secondo cui non si può cambiare tipologia di vaccino. Tra circa un paio di settimane sarà invece disponibile nei centri il nuovo preparato di Pfizer, appena approvato. Farmacie e studi medici avranno invece a disposizione unicamente il preparato di Moderna. Entrambi sono abbinabili senza problemi al classico vaccino antinfluenzale».