Il Municipio scende in campo per sensibilizzare i più giovani al non uso di sostanze psicoattive.
LUGANO - Divisione socialità, la Polizia comunale, la Divisione eventi e congressi: Municipio unito per tendere una mano ai giovani e dispensare corretti stili di vita, ma soprattutto aiutare a evitare facili trappole come l'abuso di farmaci e sostanze psicoattive per "fare serata".
Un brand di prevenzione - “Via Vai. Ma se vuoi stai” che ha fatto da sfondo a una sede mobile di accoglienza (durante l'estate era alla foce del Cassarate e nei prossimi mesi lo si ritroverà nei luoghi principali di aggregazione dei giovani) - un opuscolo informativo che arriverà nelle case dei luganesi. Il leit-motiv è informare per prevenire.
«Lo stand di prevenzione e informazione sull’uso ricreativo e/o abusivo di farmaci si propone come uno spazio di accoglienza per coloro che sentono la necessità di dialogo e confronto su un tema sempre più attuale» - scrivono dal Municipio. Durante i mesi di operatività ha visto un’importante affluenza di persone – più di mille - che si sono fermate per chiedere informazioni.
Ad accoglierle, giovani formati in ambito sociale che, grazie alla collaborazione instaurata dalla Città con l’associazione Incurf (Insieme Contro l’Uso ricreativo di Farmaci) hanno fornito informazioni legate al consumo di sostanze e ai servizi di aiuto attivi sul territorio.
Nelle diverse serate organizzate allo stand, è stata coinvolta anche l’Associazione Radix Svizzera italiana, attiva nella prevenzione delle dipendenze, e il suo servizio Danno.ch, con l’obiettivo di fornire informazioni sull’uso ricreativo di sostanze psicoattive.
«L’importante riscontro ottenuto durante i mesi di permanenza alla Foce, vista anche l’alta affluenza di giovani durante le aperture di Lugano Marittima, ha portato la Città ad estendere il progetto, ancora in una fase sperimentale, ampliandone la portata e rendendolo mobile sul territorio» - sottolinea Roberto Badaracco, Capo Dicastero cultura, sport ed eventi - «Durante i mesi invernali, infatti, vi sarà la possibilità di proporre attività di prevenzione anche in altri luoghi di Lugano in quanto, con l’avvento del freddo, la Foce del Cassarate è sempre meno meta di incontro dei giovani che scelgono altre zone di aggregazione. Lo Studio Foce, in questo senso, può essere un’ottima location per la diffusione di questa importante attività di sensibilizzazione, ma anche la Rivetta Tell o il Centro cittadino, molto frequentati dai giovani».
Soddisfatto dell'iniziativa anche Lorenzo Quadri, Capo Dicastero formazione, sostegno e socialità. «Il settore comunale delle Politiche giovanili offre servizi di sostegno, accompagnamento e animazione che rappresentano un’importante antenna territoriale sui fenomeni sociali che coinvolgono i giovani e oltre a rispondere alle loro necessità, questi servizi svolgono anche un ruolo preventivo e di promozione della salute a favore della popolazione giovanile».
«Queste iniziative hanno permesso di sviluppare maggiori connessioni tra i servizi dell'Amministrazione comunale e di rafforzare le collaborazioni con enti esterni. Le misure di prevenzione sono anche importanti misure di sicurezza, sia personale sia sociale» – conclude Karin Valenzano Rossi, Capo Dicastero sicurezza e spazi urbani – «Promuoverle direttamente nei luoghi di aggregazione non rappresenta solamente una modalità di lavoro - la prossimità con la cittadinanza - ma anche un'occasione di dialogo e di relazione all'interno del tessuto urbano».