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CANTONE«L'arroganza degli impresari costruttori ha raggiunto vette inaccettabili»

13.10.22 - 18:16
In vista della manifestazione di lunedì, Locatelli (Ocst) lancia un monito: «Senza i lavoratori non si costruisce nulla»
tipress
«L'arroganza degli impresari costruttori ha raggiunto vette inaccettabili»
In vista della manifestazione di lunedì, Locatelli (Ocst) lancia un monito: «Senza i lavoratori non si costruisce nulla»

LUGANO - «L'arroganza degli impresari costruttori al tavolo delle trattative ha raggiunto vette inaccettabili», esordisce Paolo Locatelli dell'Ocst, snocciolando i contenuti della conferenza stampa che, dal salone del sindacato in via Balestra a Lugano, ha definito gli ultimi dettagli in vista della protesta dei lavoratori edili per il rinnovo del Contratto nazionale mantello (CNM).

«Lunedì 17 invitiamo tutti gli interessati del canton Ticino a partecipare alla manifestazione di protesta per una trattativa di rinnovo del contratto che fatica a decollare», sottolinea Locatelli. In particolare, le discussioni vertono sull'orario di lavoro.

«La parte sindacale chiede di alleggerire il carico giornaliero e settimanale per i lavoratori, gli impresari vogliono invece peggiorarlo, eliminando il calendario annuale di lavoro e chiedendo una disponibilità fino a 12 ore giornaliere e rispettivamente 48 ore settimanali», prosegue il vice-segretario cantonale Ocst.

«Complessivamente - aggiunge Locatelli - si tratta di una richiesta padronale volta a trasformare, come in altri settori professionali, il lavoro dei muratori in un lavoro su chiamata».

Per l'Ocst, l'atteggiamento negoziale della SSIC «non può essere accettato», motivo per il quale lunedì i lavoratori edili ticinesi scenderanno in strada a Bellinzona. «Il messaggio che si vuol far passare è che, con urgenza, deve cambiare l'atteggiamento padronale al tavolo delle trattative. In caso contrario la manifestazione di lunedì rappresenterà un monito chiaro: senza i lavoratori non si costruisce nulla».

La replica - Immediata la replica della SSIC: «Con gli scioperi i sindacati mandano dei segnali sbagliati. Violano l'accordo attualmente in vigore e ignorano l'obbligo di mantenere la pace. Il nostro obiettivo continua a essere quello di condurre negoziati costruttivi incentrati sugli interessi comuni. In primo piano ci sono i miglioramenti nell’ambito della tutela della salute dei lavoratori così da continuare a essere un settore attrattivo per i lavoratori qualificati, attuali e futuri».

«Siamo ottimisti» - «Nulla di nuovo sotto il sole - commenta in ultimo Locatelli -. Gli impresari che non vogliono cambiare la modalità di negoziazione infastidisce che i lavoratori vengano informati compiutamente dai sindacati, così come infastidisce la protesta. Detto questo, i lavoratori stanno rispondendo bene alla chiamata e prevedo che lunedì saranno in molti a manifestare il proprio dissenso».

Margini per riuscire a smuovere le acque? Il sindacalista è fiducioso: «Fino alla prima settimana di novembre, in tutta la Svizzera ci saranno forme diverse di protesta in tutti i cantoni. Siamo ottimisti».

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COMMENTI
 

Celestin@16 2 anni fa su tio
Proprio interessanti le proposte di modifiche al contratto nazionale mantello fatte dalla SSIC e dagli imprenditori. Lavorare in cantiere 60h a settimana - 8/9 mesi l'anno senza ferie - stop obbligato nei mesi invernali... Con contratti prevalentemente tramite agenzie interinali. Le condizioni lavorative in Ticino sono vergognose.

matias13 2 anni fa su tio
Anche l'ignoranza dei sindacati ha raggiunto livelli inaccettabili....e anche questo va detto! Signori che nemmeno sanno di cosa stanno parlando, ma neanche da lontano sanno cosa vuol dire lavorare....stanno li, a farsi portavoce, senza minimamente verificare e contestualizzare, i problemi raccontati e li portano avanti senza proporre un mimino di soluzioni.....ecco cosa fanno i sindacati (e si sentono pure belli). Buffoni in giacca e cravatta! Andate a lavorare va....

gruzi 2 anni fa su tio
«Senza i lavoratori non si costruisce nulla» .... voglio quanti frontalieri si metteranno di traverso col rischio di restare a piedi

F/A-19 2 anni fa su tio
Risposta a gruzi
Come non darti ragione, ma i sindacati si comortano ne più ne meno come il nostro governo alias, mancano soldi, alziamo le tasse..., c’è l’inflazione? Alziamo gli stipendi, per non parlare delle decisioni della sinistra, loro vanno oltre....le loro ricette sono sempre le stesse, prendiamo i soldi da quelli che ne hanno di più, deleterio, l’origine di ogni male. La ricchezza va creata, ci vogliono le basi ed è li che bisogna lavorare, speriamo in bene.

il barbiere 2 anni fa su tio
Ovvio che si lamentano, poi chi gli paga viaggi di lusso, auto lussuose, villoni ecc… Ma pf certi “impresari” e “ditte” dovrebbero sparire, e penso che ciò gioverebbe alla salute economico sociale di chi si spacca la schiena nei rami edili!
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