La proposta arriva dalla Gioventù comunista che con una lettera chiede al Governo trasporti pubblici gratis.
Non è la prima volta, e non sarà l'ultima. La richiesta è stata fatta più volte in passato. La Gioventù comunista è tornata a rivendicare un trasporto pubblico gratuito. Una richiesta più urgente che mai a fronte del periodo che stiamo vivendo, fa notare il movimento politico, che ha lanciato una campagna per aiutare in questo senso lavoratori, apprendisti e studenti. «Il costo dei mezzi pubblici ad oggi è vergognoso e li rende poco appetibili alla popolazione, specialmente per le famiglie dal reddito più basso, i giovani e altre fasce dell’utenza come i pensionati che già nel prossimo futuro vedranno le loro entrate pensionistiche ridursi».
Ma c'è anche il discorso ambientale alla base della loro richiesta. «L’inquinamento prodotto dalle vetture - scrivono in una nota stampa - oltre a danneggiare il clima globale, danneggia anche il nostro Cantone, tra le problematiche c’è una riduzione della qualità dell’aria e l’aumento dell’inquinamento sonoro (tutti e due per essere affrontati comportano costi enormi). Entrambi hanno effetti devastanti sulla qualità della vita delle persone».
Quindi perché non seguire il modello già adottato in altre città europee. I giovani comunisti citano l'esempio del Lussemburgo che «nel 2020 ha reso pubblici i trasporti per tutta la popolazione», oppure le città di Dunkerque e Parigi: la prima «nel nel 2018 ha reso gratuite molte reti locali di autobus», la seconda invece «ha reso gratis i trasporti per i minori di 18 anni». Nella stessa direzione stanno andando Germania e Francia, così come Firenze, «che fa pagare agli studenti il suo abbonamento annuale per i trasporti cittadini solo 20 euro».
Richieste che verranno spedite nei prossimi giorni direttamente al Consiglio di Stato, affinché venga implementato il trasporto pubblico gratuito su tutto il territorio ticinese.