Le lunghe (e irrisolte) disavventure di un giovane ticinese all'estero con la tassa radiotelevisiva
LUGANO - «Non capisco, sono anni che abito in Germania e all'improvviso mi arriva questa fattura per il canone Serafe, io nemmeno pago più la cassa malati», è decisamente perplesso D.* mentre racconta a tio.ch/20 minuti le sue vicissitudini con l'azienda incaricata di riscuotere il canone.
Da anni lontano dal Ticino, il giovane ha ricevuto la suddetta fattura all'indirizzo che mantiene in Ticino «per corrispondenza e per l'AVS», a casa del nonno, «prima abitavo in un altro comune, la Serafe si è però attivata solamente dopo il cambio... non ha alcun senso», si lamenta.
«Li ho subito contattati per spiegare loro la mia situazione, mi hanno chiesto di mandare loro i documenti che attestassero la mia residenza in Germania, l'ho fatto e poi non si sono fatti più sentire. Siamo in ballo da un annetto, li ho chiamati diverse volte per capire come stessero procedendo le cose, ma niente...», continua D.
Alla domanda se è giusto che un ticinese che vive all'estero debba pagare il canone, risponde la stessa Serafe da noi contattata che spiega come per essere assoggettati al canone è sufficiente essere maggiorenni e avere un domicilio anche secondario (come nel caso del giovane) in Svizzera: «In questo caso specifico, la fattura emessa, sulla base dei dati forniti dal competente ufficio controllo abitanti è pertanto corretta e dovuta», conferma il portavoce dell'azienda.
Se così è, allora perché la richiesta di un documento (quello relativo alla residenza in Germania) che fondamentalmente non risolve alcunché, e tutto questo titubare? «Le basi giuridiche sono inequivocabili al riguardo. Le affermazioni del vostro lettore ci colgono di sorpresa. I dipendenti del nostro servizio clienti vantano un’ottima formazione e sono quindi in grado di fornire risposte competenti», conclude Serafe.
«Se c'è da pagare non ho problemi a farlo», commenta rassegnato D. , «spiace solo per tutta questa incertezza e del tempo perso... sarà capitato solo a me?»
*nome noto alla redazione