Cerca e trova immobili

CANTONESulle aperture dei negozi è referendum

20.10.22 - 14:10
Il tempo per raccogliere le firme è poco. L'Ocst: «Non avremo problemi a raggiungere la cifra»
Tio/20minuti
Sulle aperture dei negozi è referendum
Il tempo per raccogliere le firme è poco. L'Ocst: «Non avremo problemi a raggiungere la cifra»

BELLINZONA - Un referendum contro la modifica della legge sull’apertura dei negozi. Era nell’aria e la conferma è arrivata oggi all’ora di pranzo: Unia e Ocst raccoglieranno le firme per opporsi alla decisione presa martedì dal Gran Consiglio. La consegna delle 7mila firme, stando alle previsioni dei sindacati, dovrebbe essere fissata entro il 20 dicembre. Sarà creato un comitato referendario ad hoc con altre realtà. Unia sta anche approfondendo l'aspetto giuridico, cioè il possibile conflitto con la normativa federale sul lavoro (ci sono 30 giorni di tempo).

«Non possiamo più volgere lo sguardo altrove», ha commentato Chiara Landi, responsabile del settore terziario Unia Ticino e Moesa. «La legge attacca il tempo di lavoro e di vita di occupati già precari e deboli - ha continuato Landi - spesso si tratta di persone assunte con contratti di otto ore settimanali. Il nostro mandato è dare voce alla loro invisibilità. E il Gran Consiglio ha ignorate le loro richieste». Il comparto conta circa 8500 addetti, di cui il 70% formato da donne. Secondo le parti sociali, le modifiche non porteranno nuova occupazione, ma anzi penalizzeranno i lavoratori e i piccoli commercianti.

«Tema banalizzato» - «Sono rimasto irritato dalla banalità del dibattito - ha aggiunto Paolo Locatelli, vice segretario cantonale Ocst - non sono state interpellate le persone che dovranno subire gli effetti di questa legge». I due sindacati sostengono d’avere «una grande intesa» sul tema e focalizzati verso «l’obiettivo comune». Il tempo per raccogliere le firme, stando ai calcoli delle parti sociali, è poco: «Ma non avremo problemi a raggiungere la cifra - dice sicuro Locatelli - sarà, invece, credo, complicato spiegare a chi andrà a votare le motivazioni del referendum e gli effetti sulle persone».

La modifica
Al termine di un dibattito lungo e combattuto, il Parlamento ha approvato la modifica della legge sull’apertura dei negozi proposta dal Plr (primo firmatario Alessandro Speziali). I cambiamenti sono grosso modo tre: più aperture domenicali (da tre a quattro l’anno) e l’estensione dell’orario, dalle 18:00 alle 19:00, nei festivi settimanali e le domeniche prima di Natale. Inoltre, cresce il numero dei negozi che avranno diritto alle deroghe concesse per le località turistiche attraverso un aumento della superficie: l’attuale limite di 200 metri quadrati passa a 400. La discussione è stata lunga e si sono fronteggiate le diverse posizioni, fra favorevoli (Plr, Lega, Udc) e contrari (Ps, Verdi, Mps, Pc). Critiche anche Più Donne. Spaccato a metà, invece, il gruppo del Centro.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Evry 2 anni fa su tio
Sindacalisti ..... starnazzatori di turno e approfittatori sulle spalle di chi lavora. Il Lca dovrebbe misiurare le parole... che li escono dalla bocca.

MarioX 2 anni fa su tio
Sicuramente lavori in un ufficio e alla domenica non sapendo cosa fare vai per negozzi... vai per funghi o per boschi che ti fa bene anche alla salute !!

Mattiatr 2 anni fa su tio
Risposta a MarioX
Immagino stia dicendo a me. Sì lavoro in ufficio, mi capita nei momenti di picco di lavorare pure il weekend e/o festivi (la scorsa pasqua non sono andato a cercar uova ma a lavorare). Non sono frequentatore di negozi visto che ho cose migliori da fare, sia in settimana che il weekend, semplicemente se ho bisogno di patate mi fa comodo comprarle pure la domenica, esattamente come in altri cantoni. Detto ciò la domenica è un giorno come un altro, come puoi passeggiare il weekend lo puoi fare pure in settimana se hai un giorno libero.

Mattiatr 2 anni fa su tio
Il tema viene banalizzato proprio perché poco rilevante. Se negozi vogliono tenere aperto più a lungo non vedo perché non debbano poterlo fare. I sindacati se temono casi di sfruttamento possono semplicemente iniziare a ricoprire la loro funzione sociale. Tempi d'apertura aumentati a parità di ore lavorative settimanali dei dipendenti automaticamente comportano una maggior quantità di personale o una riorganizzazione strutturale, la matematica non mente. Poi che faccia chi di competenza, mica sta al popolo sancire che il negozio deve star chiuso di domenica perché bisogna andare a messa o far la passeggiata, ognuno faccia ciò che vuole. Tra l'altro non è nemmeno detto che sia conveniente, tenere aperto significa più salari, più elettricità e via dicendo, magari molti nemmeno ne approfitterebbero. Probabilmente si finirebbe per ripartire gli acquisti su un periodo di tempo maggiore, non per forza aumentarli. Per i piccoli commercianti, bé non è scritto nella roccia che bisogna sempre favorirli od occuparsi di loro come se fossero la salvezza del genere umano.

Metly 2 anni fa su tio
Perché non apriamo anche gli uffici amministrativi, postali, bancari e asili il sabato e la domenica? Forse la gente, come quella che scrive qui sotto, non capisce cosa vuol dire lavorare in un negozio al dettaglio. Perché sé davvero i negozi dovranno prolungare gli orari, il personale rimarrà sempre quello. Non pensate che ci saranno aumenti di personale, perché l'orario prolungato sono solo dei costi per le aziende e commercianti. E chi dovrà rimetterci sono solo i dipendenti con possibili riduzioni del contratto e/o licenziamenti. Per poi sentire i clienti lamentarsi che non c'è personale o "devo attendere ancora molto per essere servito?" Per poi non parlare di clienti che vengono in negozio, guardano la merce e poi tornano a casa senza sborsare un centesimo, e per di più magari poi lo comprano online perché costa meno. Inoltre è solo un carico di lavoro inutile e stressante per i dipendenti, già sotto stress, con obiettivi sempre maggiori di vendita, clienti difficili da gestire, esposizione della merce, controllo degli stock, allestimento delle pubblicità, ecc.

Galium 2 anni fa su tio
Risposta a Metly
Metly ha pienamente ragione

C.B. 2 anni fa su tio
A quando la votazione per tenere aperti anche gli Uffici, Banche, Assicurazioni ecc...fino a tarda serata e anche il sabato e domenica?? Io firmo subito il SI!!!

Metly 2 anni fa su tio
Risposta a C.B.
Pure io firmo il Si!

Cregaz 2 anni fa su tio
Risposta a C.B.
Dove lo trovo il formulario? Visto certi orari 9:00 - 11:00 / 14:00 - 16:00, devo chiedere mezza giornata di libero per beneficiare di un servizio che pago con le mie tasse. Mi piacerebbe andarci la domenica mattina in certi uffici.

Princi 2 anni fa su tio
Risposta a Metly
ci sono pure io

falco8 2 anni fa su tio
normalmente non appoggio i sindacati che di solito si attivano molto per difendere i privilegi degli statali e ignorano molte altre categorie, ma in questo caso approvo. non siamo a Hong Kong, inoltre in Ticino verrebbero assunti quasi solo frontalieri, quindi strade intasate e aria al diesel ancora più a lungo.

Gigiomix 2 anni fa su tio
Risposta a falco8
Beh invece i ticinesi girano con i carri e le mucche quando vengono in Italia per fare shopping quindi non inquinano… al massimo qualche scorreggia di una mucca… non credo che il tuo discorso abbia una logica. Il fatto è che possono tenere aperti i negozi quanto vogliono, ma se non c’è la grande distribuzione in questo progetto, non corri nessun pericolo, e ti garantisco che puoi respirare tutta l’aria pulita che vuoi!

MissKirova 2 anni fa su tio
Questi stanno male! La gente la domenica non lavora,quindi potrebbe andare di più a fare compere! C è più guadagno,più lavoro ,più lavoratori,più stimolo per i turisti,ecc Facciamo ridere.

M70 2 anni fa su tio
assumete personale residente, turistica corretta e idem stipendi, prezzi dei prodotti ragionevoli e aperture si..

Galium 2 anni fa su tio
Risposta a M70
Temo che non vi siano molti residenti disposti a lavorare più lungo. Del resto anche negli altri settori (banche, uffici pubblici, ecc.) vi sono limiti severi. Penso che i consumatori debbano abituarsi a fare la spesa negli orari consentiti.

tschädere 2 anni fa su tio
purtroppo ce gente che vive ancora nel secolo scorso.oggi i negozzi dovrebbero aprire sette giorni su sette.

wilde82 2 anni fa su tio
Risposta a tschädere
E magari anche la notte, perché no? Si fanno 5 pause al giorno pur di non sforare le 42 ore settimanali e si sta in ballo 15/16 ore al giorno… certo….

Metly 2 anni fa su tio
Risposta a tschädere
Per questo c'è l'online Shop. Purtroppo troppa gente acquista via internet. Dunque aprire 7 giorni su 7, come dici tu, non ha senso. Crea solo perdite per i negozi, che poi dovranno abbassare le percentuali dei lavoratori o licenziare, perché il guadagno non c'è. Come da esempio domenica scorsa, negozi aperti, pochissima gente.

Fumarola4 2 anni fa su tio
Risposta a tschädere
condivido pienamente il tuo pensiero. poi si lamentano..

MissKirova 2 anni fa su tio
Risposta a tschädere
Ma se ovunque,nelle altre nazioni,sono sempre aperti!! Anche 24 ore!! È solo questione di abitudini! Facciamo ridere. Per gli addetti alle vendite,fai lavorare più gente. Fate ridere.

MarioX 2 anni fa su tio
Risposta a tschädere
Sicuramente lavori in un ufficio e alla domenica non sapendo cosa fare vai per negozzi... vai per funghi o per boschi che ti fa bene anche alla salute !!

Viperus 2 anni fa su tio
Risposta a wilde82
Per questo ci sono i turni di lavoro.

Sophie 2 anni fa su tio
Risposta a wilde82
Si vede che lei non ha mai lavorato in un negozio! Ma lo sa che le venditrici e i venditori hanno anche una vita privata oltre che il lavoro, che hanno forse anche famiglia con figli! Cosa vuole che i figli dei venditori crescano senza genitori! Si vergogni e cerchi di avere più umanità. finora non penso che lei sia morto di fame o che sia andato in giro senza vestiti , la vita va avanti anche senza negozi aperti di domenica o dopo le 19.00 che già è veramente tardi come orario

Galium 2 anni fa su tio
Risposta a Sophie
Non ho mai lavorato in un negozio, ma condivido pienamente quanto scrive Sophie

Equalizer 2 anni fa su tio
Risposta a Sophie
Con tutto il rispetto per la sua opinione guardi che una vita privata l'hanno anche tutti quelli del sistema sanitario che si occupano di LEI a qualsiasi giorno della settimana e ora del giorno, così come ce l'hanno i camerieri del ristorante dove LEI va a mangiare la pizza, o i vari conduttori di bus e treni, potrei andare avanti ancora molto, ma alla fine una cosa è chiara, orari più ampi non vuol dire lavorare di più ma lavoro gestito in modo diverso, non devono essere i giorni il problema ma bensì il rispetto degli orari di lavoro, e alla fine si parla della possibilità di rimanere aperti non dell'obbligo di rimanere aperti. Smettiamola con questi patemi da domenica mattina in chiesa.
NOTIZIE PIÙ LETTE