Monsignor Lazzeri ha celebrato quest'oggi la sua ultima funzione nella Cattedrale di San Lorenzo.
LUGANO - Monsignor Valerio Lazzeri ha celebrato quest'oggi la sua ultima messa nella Cattedrale di San Lorenzo a Lugano dopo le dimissioni ufficializzate lo scorso dieci di ottobre. Nell'ultimo saluto ai suoi fedeli, l'ex Vescovo – tramite una toccante Omelia – ha ricordato i suoi nove anni di servizio episcopale. Nove anni non sempre facili da gestire.
«Mi sono impegnato a compiere il servizio episcopale ogni giorno senza spadroneggiare su di voi. Ho sempre coltivato il proposito di operare da fratello, a cui è stato chiesto, per ragioni note fino in fondo solo a Dio, di farvi da pastore e padre. Penso con riconoscenza e commozione alle celebrazioni solenni della Messa Crismale, del Triduo Pasquale, delle grandi feste dell’anno liturgico, delle Ordinazioni presbiterali e diaconali e di tante altre occasioni, in cui ci siamo radunati in questo luogo, ricco di memorie e impregnato di storia. Una storia che continua e non si interrompe con l’avvicendarsi dei volti e dei nomi».
A dare continuità alla Diocesi di Lugano - come Amministratore apostolico in via temporanea - è stato scelto il romando Alain de Raemy, che durante la funzione ha rivolto un messaggio di saluto e ringraziamento a Lazzeri. «In questi giorni ricevo più di un messaggio al giorno», precisa il Vescovo ausiliare per le Diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo. «E tutti questi messaggi hanno una cosa in comune. Quasi ogni persona che mi scrive... pensa di essere stata privilegiata dai modi con cui tu l’hai trattata. Tanti mi fanno l’elogio della tua concretissima cristiana umanità nei loro confronti».
E anche Don Nicola Zanini si sente sicuramente privilegiato ad aver trascorso questi anni insieme al Vescovo Lazzeri: «Non è facile per me prendere la parola in questo momento, perché nel mio cuore albergano tanti sentimenti», esordisce Don Zanini nel suo saluto. «A nome di tutte e di tutti, è però mio dovere ringraziare il Signore per questi nove anni trascorsi sotto la Sua guida, caro Vescovo Valerio. Lei, senza nessuna retorica, ci ha detto con sincera umiltà le sue fatiche», ha continuato. «Ci ha ringraziati e ci ha chiesto perdono. Anch’io, a nome di tutte e di tutti Le dico grazie per la dedizione e per il suo stile delicato, mai impositivo. Le chiedo pure, a nome di tutte e di tutti, perdono per le nostre omissioni. Ci ha chiesto di pregare per Lei - conclude Zanini - lo faremo certamente. Come siamo certi che Lei continuerà a farlo per questa nostra Chiesa, alla quale ha insegnato, anche con il gesto della rinuncia, di volere bene».